Il presidente Putin prepara la sua successione. Cambio alla guida del governo
A tre mesi dalle elezioni politiche in Russia e a sei da quelle presidenziali, Vladimir
Putin ha promosso un rapido cambio di governo nel Paese. Successore del premier Mikhail
Fradkov, non sarà, come molti si attendevano, il vice premier Sergei Ivanov, bensì
l'ex vice ministro delle Finanze, Viktor Zubkov. Ora la decisione dovrà essere avallata
dalla Duma, ma il nuovo primo ministro ha già iniziato ad esporre i suoi programmi:
sostituire il ministro dell’Economia e presentarsi alle presidenziali del 2008. A
Fulvio Scaglione, vice-direttore di Famiglia Cristiana ed esperto della politica russa,
Stefano Leszczynski ha chiesto un’analisi delle mosse pre-elettorali di Putin.
R. – Le elezioni
presidenziali o comunque il cambio dell’inquilino del Cremlino, storicamente in questi
decenni postsovietici, sono sempre stati preceduti da un cambio di governo. In secondo
luogo, è vero che a noi personaggi come Fradkov o Zubkov sono poco noti o addirittura
sconosciuti, ma non lo sono in Russia; certamente è l’orizzonte russo quello cui guarda
Putin, quando fa queste operazioni.
D. – Come mai preparare una successione
oggi?
R. – Io non sono sicurissimo che questa mossa di Putin serva a preparare
una successione; non sono convinto che con questa mossa Zukov si piazzi in pole position
per diventare il nuovo presidente. Potrebbe anche essere esattamente il contrario,
cioè che Putin abbia scelto un personaggio di sicura fedeltà che, però, non ama le
luci della ribalta. Zubkov, infatti, ha sempre lavorato prima nei servizi segreti
e poi nella polizia fiscale e non ha mai manifestato ambizioni. Quella di Putin potrebbe
essere una mossa non per preparare non una successione, ma per rafforzare il proprio
ruolo di protagonista, con modalità ancora da decidere.
D. – Non sembra ci
sia una grande sensibilità internazionale intorno a questi cambiamenti russi e soprattutto
intorno alla fine del mandato di Putin e al suo successore. Come mai?
R. –
Perché credo che un po’ tutti diano per scontato che Putin resterà in qualche modo
sulla scena e non cambierà moltissimo nella situazione politica russa.