Bisogna aprire le porte alla riconciliazione e continuare a lavorare per garantire
la sicurezza. Lo ha detto il vescovo caldeo di Amadiyah, mons. Rabban Al Qas
In Iraq è arrivato “il momento di cambiare la mentalità degli iracheni, di educare
i giovani alla pace e ai valori democratici”. Lo ha detto il vescovo caldeo di Amadiyah,
mons. Rabban Al Qas, all’indomani dell’audizione davanti alle Commissioni Difesa ed
Esteri della Camera dei rappresentanti americana, del generale statunitense, David
Petraeus. Il presule – riferisce l’Agenzia AsiaNews - concorda con il rapporto del
generale, secondo cui sono diminuiti, soprattutto a Baghdad, gli attacchi kamikaze.
“Adesso – aggiunge il vescovo – dobbiamo aprire le porte alla riconciliazione, pur
continuando a lavorare per garantire la sicurezza”. “Una concreta soluzione alla crisi
irachena – avverte poi mons. Rabban Al Qas – deve arrivare dal popolo e non dalle
armi”. Lunedì scorso, il generale statunitense Petraeus ha riferito che la maggior
parte dei risultati, prefissati con l’invio di rinforzi a gennaio, sono stati raggiunti.
Secondo indiscrezioni di stampa, a metà del 2008 potrebbero essere rimpatriati almeno
30 mila militari statunitensi degli oltre 160 mila presenti attualmente in Iraq. (A.L.)