Il cardinale Martino a Lourdes: in un mondo che esalta la perfezione fisica dobbiamo
annunciare che al primo posto per la Chiesa ci sono malati ed emarginati
Il cuore di Dio è misericordia e in un mondo che esalta la perfezione fisica la Chiesa
deve annunciare la sua opzione preferenziale per i deboli e gli emarginati: è quanto
ha affermato ieri pomeriggio il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del
Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti, inaugurando
a Lourdes il V Congresso europeo di pellegrinaggi e santuari. Il convegno, incentrato
sul tema “Pellegrinaggi e Santuari, cammini di pace, spazi di misericordia”, si svolge
nel contesto delle celebrazioni per il 150.mo anniversario delle apparizioni della
Vergine Maria a Bernadette. Sull’intervento del cardinale Renato Raffaele Martino,
il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il
porporato ha detto che l’Europa è la “casa comune dove circolano idee e persone”.
“Questo incontro costante – ha aggiunto – è un segno dei tempi che la Chiesa deve
interpretare” incoraggiando la fraternità e la solidarietà. Il porporato ha affermato,
inoltre, che “dobbiamo essere educatori e dispensatori di spiritualità” come hanno
fatto, nel corso dei secoli, i sei Santi compatroni d’Europa (Santa Brigida di Svezia,
Santa Caterina da Siena, Santa Teresa Benedetta della Croce, San Benedetto da Norcia
e i Santi Cirillo e Metodio). “Il nostro compito – ha detto poi il porporato - consiste
nel continuare ad invitare i cristiani e le persone di buona volontà a lasciare la
routine quotidiana per mettersi in cammino”. “Ma noi - ha aggiunto - dobbiamo aiutare
i pellegrini a trovare il giusto raccoglimento”, come permettono di fare i lunghi
percorsi a piedi, per accogliere Dio in profondità. Il pellegrinaggio – ha quindi
osservato il cardinale - è un cammino di riconciliazione. La pace è il frutto di uno
sforzo costante e i cristiani – ha detto il presidente del Pontificio Consiglio per
la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti – sono chiamati a lavorare per offrire
valori quali “l’amicizia, la solidarietà, la comprensione e la carità”. “E’ importante
– ha spiegato il porporato - che ognuno non solo accetti la grande diversità delle
culture e delle espressioni di fede, ma che viva in comunione”. Il pellegrinaggio
– ha affermato infine il cardinale Martino - è anche spazio della misericordia.” “In
un mondo che pone ai margini della società la malattia e la debolezza, per esaltare
la bellezza e la perfezione fisica, voi direttori dei pellegrinaggi e rettori dei
santuari – ha dichiarato il porporato - offrite la testimonianza che il primo posto
per la Chiesa va a coloro che sono dimenticati ed emarginati”. “Voi – ha concluso
- ricordate che il cuore di Dio è misericordia, che si riflette sull’uomo creato ad
immagine di Dio”.