2007-09-08 15:33:57

Nuovo minaccioso video di Bin Laden fa tornare la paura nel mondo


Un video di trenta minuti, prima circolato su internet e poi trasmesso da Al Jazeera, ha mostrato il volto di Osama Bin Laden. A tre anni di distanza dall’ultimo filmato e in vista del sesto anniversario degli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono , il capo di al Qaeda è apparso più invecchiato con una barba insolitamente scura. Nel suo proclama si è scagliato contro gli Stati Uniti anche se non ha fatto minacce dirette. Gli esperti sono quasi sicuri che la voce appartenga allo “sceicco del terrore” mentre la Cia ha lanciato l’allarme per imminenti attentati contro obiettivi americani. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3
 
“Il nastro ci ricorda in che mondo pericoloso viviamo e che dobbiamo lavorare assieme per proteggere il nostro popolo”. E’ la prima reazione del presidente americano Bush, dall’Australia, dopo il video nel quale Bin Laden attacca gli Stati Uniti ed in particolare i democratici incapaci di fermare la guerra in Iraq nonostante la maggioranza al Congresso. Ed è proprio al Paese del Golfo al quale Bush fa riferimento difendendo la lotta al terrorismo “perché – ha sottolineato il capo della Casa Bianca- il video ci ricorda che l’Iraq è parte di questa guerra”. Nel suo lungo intervento, il capo di al Qaeda invita la guerriglia ad intensificare gli attacchi nel Paese del Golfo e sottolinea come l’11 settembre abbia segnato l’inizio della caduta americana, visibile negli insuccessi sia della guerra in Iraq ma anche nell’intervento in Afghanistan. Inoltre a fallire, per lo “sceicco del terrore”, è anche il sistema capitalistico “che cerca di trasformare il mondo intero nel dominio delle grandi multinazionali” e allora porta l’esempio dell’Islam dove non ci sono tasse ma solo la “zakat”, il versamento di una somma per beneficenza. Duro l’attacco poi all’Occidente che ha diffuso “la cultura dell’Olocausto” e cita l’Inquisizione, i campi di concentramento, la scomparsa degli Indiani d’America, la bomba atomica. “E’ l'Occidente – ribadisce Bin Laden- ad incenerire”, mentre l'Islam permette per esempio “a milioni di cristiani di vivere in Egitto”. E’ solo abbracciando l’Islam che per il capo di al Qaeda si può intravedere una via di uscita. La Cia, che ha intercettato il video prima della sua diffusione ed in seguito all’annuncio apparso nei giorni scorsi sui siti islamici, ritiene che la voce di Bin Laden sia con ogni probabilità autentica. L’intelligence sostiene anche che ci siano attentati in preparazione su vasta scala contro obiettivi statunitensi. Per quanto riguarda la realizzazione del video, sembra possibile che la registrazione risalga ad un mese fa. Sono diversi i riferimenti all’attualità: vengono citati Nicholas Sarkozy e Gordon Brown, da poco insediatasi, ma anche al 62° anniversario di Hiroshima e Nagasaki. Un evento che risale al 6 e 9 agosto scorsi.

 
Un filmato, dunque, recente quello firmato da Osama Bin Laden e che è ancora al vaglio degli esperti dell’intelligence americana. Ma qual è l’elemento più importante che si evince dal nuovo messaggio del capo di al Qaeda? Stefano Leszczynski lo ha chiesto ad Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali ed esperto di strategie militari: RealAudioMP3
 
R. - Innanzitutto il dato più importante in assoluto riguarda i dubbi sulla sorte di Bin Laden, si temeva fosse stato ucciso o fosse morto di morte naturale. Con questa nuova apparizione il dubbio sembra essere risolto e questo è indiscutibilmente la cosa più rilevante.

 
D. – La Intelligence americana è molto preoccupata ritenendo possibili dei nuovi attentati...

 
R. – Molto spesso i messaggi sono stati annunciatori proprio di attentati perché in un certo senso erano diretti alle cellule operative, quindi alcune frasi che possono sembrare, ad una prima osservazione, innocue, sono in realtà veri e propri ordini. Speriamo che in questo caso non sia così.

 
D. – Ci sono anche dei riferimenti particolari: per esempio al fatto che nell’Islam si paghino meno tasse. Perché questo tipo di argomenti in un messaggio che dovrebbe essere molto importante e strategico?

 
R. – Perché per chi vuole un Islam assoluto, totalitario ma comunque globale, deve parlare a tutti e quindi cercare di toccare le corde di tutti.

 
D. – L’Iraq è il Paese citato nel discorso; questo significa che la forza di al Qaeda si è spostata dall’Afghanistan al Paese del Golfo?

 
R. – Direi di no. E’ una battaglia globale dove l’Iraq rappresenta uno degli scenari di questa battaglia, più propriamente un campo di battaglia.

 
D. – L’Europa è a rischio attentati al pari degli Stati Uniti?

 
R. – C’è un rischio globale molto ampio, è bene però ricordare che fortunatamente, soprattutto in Italia, le forze di polizia e i servizi funzionano e fino adesso le cose sono andate bene.

 
D. – Quello che sta succedendo oggi in Algeria, secondo lei, è causa di un’estensione di al Qaeda?

 
R. – C’è stato qualche mese fa un accordo tra i vari gruppi principali salafiti nel Nord Africa. Esiste dunque il rischio che le cose divengano, nel breve o medio termine, assai complicate.







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