2007-09-08 15:53:42

Non esiste libertà senza perdono: è il messaggio rivolto ai giovani riuniti a Loreto da parte di un sopravvissuto alla guerra del Rwanda


“Dopo i momenti difficili è possibile ricominciare e rifarsi una vita. Ma con l’aiuto del Signore, non alimentandola con l’odio e la vendetta”. È il messaggio che Efrem Musundi, sopravvissuto alla guerra del Rwanda, ha inviato alle persone riunite a Loreto in occasione dell’Agorà dei giovani del Mediterraneo. Durante gli scontri tra hutu e tutsi nel 1994, Musundi vide morire suo padre e i suoi nonni. Inoltre, per molti anni, non ebbe notizie degli altri familiari: madre, 4 fratelli, 2 sorelle e diversi cugini. “La notte in cui uccisero mio padre – ha detto – scappai nella campagna, dove rimasi nascosto per un mese”. Ora è convinto che non esista libertà senza perdono: “I responsabili della morte di mio padre erano in prigione, ma mia madre ne ha chiesto la liberazione. Ora lavorano nella sua fattoria”. Oggi, Musundi vive in Francia e lavora nel settore del commercio equo e solidale: “Un modo per ringraziare il Signore di ciò che mi ha concesso, – ha continuato – permettendo ad altre persone di avere una vita dignitosa”. Nella parte finale del suo discorso, Musundi afferma con convinzione che “la speranza di un futuro migliore, dove non ci sia la guerra, passi dal riconoscimento degli errori e soprattutto dal perdono”. Anche se sono molte le difficoltà, ha detto, “Sono sicuro che Dio mi aiuterà”. (B.B.)







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