Pubblicato dalla Chiesa Coreana un libro sul tema della difesa della vita
Cinque anni di lavoro e 430 pagine per promuovere “la cultura della vita in opposizione
ad una cultura della morte”. Il movimento cattolico coreano “Life 31” ha raccolto
in un libro un’approfondita documentazione, che illustra la posizione della Chiesa
Cattolica in materia di bioetica e difesa della vita. Il prontuario, presentato dalla
Conferenza Episcopale sud-coreana, è destinato a cattolici ed è distribuito gratuitamente.
A partire dalla lettera dei vescovi locali del 1961 a proposito di popolazione e controllo
delle nascite, il volume racconta l’impegno della Chiesa coreana nella difesa della
vita e contiene un apparato di documenti pubblicati dalle Commissioni Episcopali per
la Famiglia, per la Bioetica e per la Giustizia e la Pace. Il prontuario approfondisce
questioni di forte impatto sull’opinione pubblica, come la manipolazione degli embrioni,
l’aborto, l’eutanasia, la pena di morte. Secondo i vescovi coreani, riferisce l’agenzia
Fides, la chiave del processo culturale in atto in Corea, volto ad imporre una cultura
della morte nella società, “risiede nella famiglia, che ha bisogno di orientarsi sempre
più verso una cultura della vita”. Il Movimento “Life 31” prende il nome dal 31.esimo
anniversario - ricorso nell’anno della sua nascita, il 2003 - dell’entrata in vigore
in Corea della legge che legalizza l’aborto e la pena di morte. Al Movimento partecipano
anche protestanti e buddisti. (V.F.)