La scienza e la religione lavorino assieme per salvaguardare il Creato: così, il
Papa in un messaggio al Patriarca Bartolomeo I, promotore di un simposio in Groenlandia
La “conservazione dell’ambiente”, la “promozione dello sviluppo sostenibile” con un’
“attenzione particolare ai cambiamenti climatici” sono questioni di “grave preoccupazione
per l’intera famiglia umana”. E’ quanto sottolinea Benedetto XVI in un messaggio indirizzato
al Patriarca Bartolomeo I, in occasione del VII Simposio del Movimento “Religione,
Scienza e Ambiente”, in corso in Groenlandia sul tema “L’Artico: Specchio della Vita”.
L’evento è stato promosso dallo stesso Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
“Nessuna
nazione o settore del commercio può ignorare le implicazioni etiche presenti in tutto
lo sviluppo economico e sociale”. E’ il richiamo di Benedetto XVI che sottolinea come
“con crescente chiarezza”, la ricerca scientifica dimostri “che l’impatto di azioni
umane in qualsiasi punto o regione della Terra può avere effetti per l’intera umanità”.
Le conseguenze dei disastri ambientali, rileva il Papa, “non si possono limitare ad
una zona determinata o ad un popolo, perché nuocciono sempre più la coesistenza umana,
e quindi tradiscono la dignità umana e violano i diritti dei cittadini che desiderano
vivere in un ambiente sicuro”. E aggiunge: “I Paesi altamente industrializzati debbono
condividere ‘le tecnologie pulite’ e assicurare che i loro mercati non sostengano
richieste di merci la cui produzione contribuisce all’aumento dell’inquinamento”.
“L’interdipendenza reciproca tra le attività economiche
e sociali delle nazioni – avverte - richiede la solidarietà internazionale, la cooperazione
e continui sforzi educativi”. Il Pontefice loda la “dedizione” e l’“impegno personale”
di Bartolomeo I per la protezione dell’ambiente. Impegno che “dimostra l’impellente
necessità per la scienza e la religione di lavorare insieme per salvaguardare i doni
della natura e per promuovere una gestione responsabile” degli stessi. Nel Messaggio
si assicura la fervida solidarietà con i propositi del Simposio nella speranza di
“un approfondito riconoscimento globale del rapporto vitale tra l’ecologia della persona
umana e l’ecologia della natura”. Sono incoraggiato, scrive il Papa, “dal crescente
riconoscimento che l’intera comunità umana” debba assumersi “con serietà, la responsabilità
che ad ognuno di noi compete”.
La Groenlandia è, dunque, in questi giorni,
al centro dell'impegno ecologista del Patriarca Bartolomeo I. Ieri, a Ilulissat l'arrivo
dei partecipanti alla settima edizione dei convegni organizzati dall'ONG Religione
Scienza e Ambiente, che si concluderà mercoledì 12 settembre. Dalla Groenlandia,
il servizio della nostra inviata Giada Aquilino:
Nel mare
freddo del Nord, scivolano piano flottiglie di iceberg: siamo a Ilulissat, la città
della Groenlandia a pochi passi dal ghiacciaio Sermeq Kujalleq. Largo più di 6 km
e con uno spessore di quasi 1000 metri, è una sorta di Rio delle Amazzoni congelato.
Non è un caso, quindi, che esattamente da qui parta "Artico: specchio di vita", il
VII Simposio di Religione Scienza e Ambiente, che dal '95, per volontà del
Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, organizza convegni e cicli di
studio dedicati alla salvaguardia del Creato: l'anno scorso toccò proprio all'Amazzonia
brasiliana. Quest'anno l'attenzione è concentrata sulla regione
artica, dove i cambiamenti climatici stanno causando effetti devastanti: lo scioglimento
dei ghiacci prima di tutto. A confrontarsi sull'emergenza, leader religiosi, scienziati,
ambientalisti, politici e giornalisti, riuniti dal Patriarca Bartolomeo I, in navigazione
lungo le coste occidentali della Groenlandia, politicamente territorio della Danimarca,
ma con un'ampia autonomia. Tra i momenti più toccanti, quello odierno a Ilulissat:
si terrà, infatti, una preghiera silenziosa tra cristiani cattolici, ortodossi e protestanti,
musulmani sciiti e sunniti, ebrei, buddisti, induisti, assieme a rappresentanti delle
comunità locali, eschimesi e lapponi. Presente, come inviato del Papa, il cardinale
Theodore McCarrick, arcivescovo emerito di Washington. Benedetto
XVI già lo scorso anno rivolse il proprio saluto ai partecipanti al Simposio in Amazzonia
e, poi a novembre incontrò in Turchia lo stesso Patriarca Bartolomeo I, con uno storico
abbraccio a Istanbul, suggellato da una dichiarazione comune, contenente le preoccupazioni
per gli effetti negativi di "un progresso tecnologico ed economico che non riconosce
i propri limiti" ed incoraggiando sforzi profondi per la salvaguardia del Creato di
Dio. Poi un nuovo recente appello del Pontefice dall'Agorà di Loreto e, mercoledì
scorso, all'udienza generale, un saluto del Santo Padre ai partecipanti, con ancora
una riflessione:
Care of water resources and attention
to climate change are matters… “La salvaguardia delle risorse idriche
e l'attenzione ai cambiamenti climatici - ha ricordato il Papa - rimangono problemi
di estrema importanza per l'intera famiglia umana”.(Da Ilulissat, Groenlandia,
Giada Aquilino, Radio Vaticana)