Il Centro d'Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano condanna la
creazione di embrioni-chimera
“Queste novità segnano un pesante regresso rispetto ai criteri che dovrebbero governare
le scelte pubbliche, l’etica della ricerca scientifica e il rispetto della dignità
umana”. Sono le parole del professore Adriano Pessina, direttore del Centro d'Ateneo
di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano, in merito alla notizia del via libera
, in Gran Bretagna, della creazione di "embrioni-chimera". Secondo il docente “risulta
particolarmente grave e demagogico” che i cittadini inglesi abbiano sostenuto la sperimentazione
attraverso un sondaggio popolare, alimentati oltretutto da prospettive economiche.
La procedura approvata, inoltre, gioca la carta della rassicurazione psicologica affermando
che la generazione delle cosiddette chimere da laboratorio avrà come esito la loro
distruzione. “In questo modo si ammette implicitamente che ciò che viene generato
non si sa propriamente a che specie appartenga – continua il comunicato – e quindi
non si sa propriamente chi potrebbe continuarne la gestazione e il parto”. Il professore
conclude augurandosi che “la valutazione non si limiti alla considerazione dei soli
aspetti scientifici e procedurali, ma sappia ridare peso alla dimensione etica ed
antropologica in essa implicata”. (B.B.)