2007-09-07 19:51:55

COREA Nelle liturgie coreane musica cristiana tradizionale e contemporanea


SEOUL, 7set07 - La musica contemporanea cristianamente ispirata e la tradizionale musica coreana possono ambedue venire impiegate nelle celebrazioni liturgiche. E' quanto emerso nel terzo Meeting dei Musicisti Cattolici Liturgici ospitato, nei giorni scorsi, a Seoul nell'Università Cattolica. Vi hanno preso parte 150 tra compositori, esecutori e cantanti, che hanno discusso dello stato della musica sacra in Corea insieme a mons. Joseph Lee Han-taek, il vescovo gesuita di Uijeongbu e presidente della Commissione per la Liturgia. Pur non misconoscendo la validità del canto gregoriano nelle celebrazioni, mons. Lee ha rilevato che la musica sacra non può essere relegata tra gli specialisti, ma essere viva tra le comunità che si riuniscono in preghiera. Egli, perciò, ha aupsicato "apertura e flessibilità" nell'immettere nella liturgia differenti forme musicali al fine di conservare la dignità delle celebrazioni. Queste indicazioni rimangono alla base del progetto, varato l'anno scorso, di redigere il nuovo manuale dei canti sacri sacri. Quello attuale risale al 1985. Una delle partecipanti al Meeting ha rilevato che "dei 398 canti, che esso contiene, 300 sono stranieri compresi quelli in latino e 98 sono composti da versi coreani accompagnati da melodie occidentali. Non sono perciò canti tradizionalmente coreani".
(Ucanews- MANCINI)







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