2007-09-06 12:44:21

Si è spento Luciano Pavarotti


Cordoglio nel mondo della musica e della cultura per la morte del tenore Luciano Pavarotti, avvenuta ieri mattina nella sua villa a Santa Maria del Mugnano, nella campagna alle porte di Modena. L’artista, che a ottobre avrebbe compiuto 72 anni, era da tempo malato di un tumore al pancreas e l’anno scorso aveva già subito un’operazione. La notizia ha fatto in breve il giro del mondo. I funerali saranno celebrati sabato mattina nel Duomo di Modena. Una carriera lunga oltre 46 anni. Il nostro collega Marco Guadagnini, responsabile dei Programmi musicali della Radio Vaticana, ci traccia un profilo del grande tenore modenese:RealAudioMP3


Sempre sulla breccia, sempre con il sorriso largo, cordiale, emiliano direi, che contraddistingueva il suo rapporto con gli altri, una carriera che possiamo dividere in tanti settori, con luci alterne, con un progressivo intensificarsi dell’aspetto mediatico – diciamo pure appariscente – del personaggio, i mega-concerti “Pavarotti and friends” a Londra e New York, le performances spesso più circensi che musicali dei tre tenori. Di Pavarotti, però, possiamo dire con sicurezza che aveva la cosiddetta “voce firmata”. Bastavano due note per riconoscere lo squillo di “Big Luciano”, anche quando la sua ugola – privilegiata dalla natura e plasmata dallo studio rigoroso – mostrava, dai sessant’anni in poi, i segni del tempo. Nel pieno fulgore dei suoi mezzi, Pavarotti ha avuto pochi rivali con intonazione, colore e fraseggio, ma quello che mi ha sempre sbalordito del tenore modenese è la dizione impeccabile. E’ raro sentire un’aria d’opera o da camera magari sconosciuta senza perdere qualche parola del testo, ma con Pavarotti questo non accadeva. A chi ama la lirica verranno in mente appuntamenti memorabili: il “Ballo in maschera” diretto da Bartoletti nel 1970, dove affiancava una Tebaldi nel suo splendido tramonto, e la “Bohème” diretta da Karajan nel 1972, dove era al fianco della sua cara amica e coetanea Mirella Freni. A differenza di grandi artisti del passato che hanno lasciato soltanto una traccia negli scritti ammirati dei contemporanei, Pavarotti è stato prodigo di suoni ed immagini che resteranno negli archivi a testimoniare la sua grandezza di cantante.







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