Nuovo appello al dialogo nazionale dell’Episcopato della Bolivia
"Il Paese ha posto le sue speranze nel processo di cambiamento che stiamo vivendo,
ma questo esige capacità di dialogo e di concertazione tra tutti". A scriverlo sono
i vescovi della Bolivia, che con un comunicato si rivolgono ancora una volta alla
popolazione per chiedere loro di “lavorare per il bene comune”. Riuniti nella città
di Trinidad, in occasione della consacrazione episcopale del vescovo ausiliare di
Beni, mons. Francisco Focardi, i presuli hanno analizzato la situazione del Paese
in sintonia con le preoccupazioni del loro popolo. “Vogliamo accompagnare il nostro
popolo - scrivono - ed esortiamo coloro che sono responsabili, nello Stato e nella
società, ad abbandonare ogni atteggiamento bellicoso, in favore dell’edificazione
di una società democratica”. I vescovi, esortando “tutti gli uomini e donne di buona
volontà” a raddoppiare i propri sforzi, invitano “ad unirsi nella preghiera accorata
per superare questi momenti difficili e trovare insieme il cammino della riconciliazione
e dell'unità”. Ieri anche l'arcivescovo di Santa Cruz, cardinale Julio Terrazas Sandoval,
in sintonia con l'Episcopato, ha voluto lanciare un proprio personale appello “alla
tranquillità cittadina”. “Occorre incontrarsi. - ha dichiarato il cardinale, in partenza
per Buenos Aires alla volta dell’incontro latinoamericano di leader per la pace -
Lo chiedono il popolo e la Chiesa. Siamo di fronte ad un conflitto che non ci è piovuto
dal cielo. Non è colpa di Dio, i conflitti vanno risolti li dove sono nati”. Il cardinal
Terrazas Sandoval ha detto di aver avuto l'occasione di parlare con il Papa, che è
molto ben informato su quanto sta accadendo in Bolivia e ha sempre chiesto a tutti
loro “di non dimenticare mai il dialogo poiché la guerra e la violenza non risolvono
nulla”. (V.F.)