Nuova autobomba a Baghdad: almeno 11 morti - Sventato un attentato in Germania: arrestati
tre islamici
In Europa resta alto l’allarme terrorismo. Ieri sera, in una piccola località del
Nord-Reno-Vestfalia, in Germania, un’operazione antiterrorismo ha portato all’arresto
di tre persone sospettate di preparare attacchi all’aeroporto di Francoforte e alla
base militare americana di Ramstein. Secondo le prime informazioni, due dei sospetti
sono di nazionalità tedesca, mentre il terzo ha un passaporto pachistano. Alcuni testimoni
riferiscono che durante l’azione c’è stato un conflitto a fuoco tra i sospetti terroristi
e la polizia tedesca. Secondo la procura federale i tre fanno parte di un gruppo terroristico
islamico. Il Blitz di ieri sera è avvenuto a poche ore dall’arresto, in Danimarca,
di 8 giovani militanti islamici legati ad al Qaeda.
- Ennesima mattinata di
sangue in Iraq. Almeno 11 persone sono morte e altre 23 sono rimaste ferite nell’esplosione
di una bomba a Sadr City. Mentre sul fronte politico si segnalano l’incontro tra il
premier iracheno al Maliki e l’ayatollah Ali al Sistani, massima autorità religiosa
sciita del Paese, e le dichiarazioni di Bush che, da Sydney, ha ribadito che non cederà
mai alle pressioni per il ritiro totale delle truppe americane dall’Iraq. Il nostro
servizio:
Ancora
violenze in Iraq, dove un attentato dinamitardo a Sadr City, popoloso quartiere
sciita alle porte di Baghdad, ha causato la morte di almeno 11 persone e il ferimento
di altre 23. Secondo fonti locali, l'attentato era diretto contro una pattuglia delle
forze statunitensi che circolava in zona. Forze statunitensi stamani hanno arrestato
nella città santa sciita di Kerbala un cittadino iracheno ritenuto legato ai Pasdaran,
i Guardiani della rivoluzione iraniana. In una nota diffusa a seguito dell’operazione,
il comando USA ha lanciato duro attacco al governo di Teheran, accusandolo di condurre
una guerra “per procura” in Iraq. Sempre stamani si è poi svolto l’incontro tra il
premier iracheno al Maliki e l’ayatollah Ali al Sistani, massima autorità religiosa
sciita del Paese. Durante il colloquio l’ayatollah ha rinnovato il suo appoggio al
governo e alle misure da esso adottate. Si registrano, infine, le importanti dichiarazioni
del presidente americano Bush che, in occasione del forum di cooperazione Asia-Pacifico
in corso a Sydney, ha ribadito che non cederà alle pressioni per il ritiro totale
delle truppe americane dall'Iraq, incassando il sostegno del premier australiano Howard.
- Sono 21 i Paesi che partecipano al vertice del Forum di cooperazione
Asia-Pacifico, che è in corso a Sydney, in Australia. In primo piano la cooperazione
commerciale e i cambiamenti climatici, ma si parlerà anche di terrorismo e guerra
in Iraq. Proprio a Sydney, il presidente statunitense Bush, oltre ha ribadire la sua
contrarietà ad un ritiro totale delle truppe americane dall'Iraq, ha pronunciato dure
parole contro il regime militare dell’ ex Birmania. Domani inizieranno i primi incontri
bilaterali tra i leader delle nazioni presenti al vertice che si concluderà sabato:
attesissimo quello tra Bush il presidente russo Putin.
- Almeno quattro morti,
fra i quali un neonato, un disperso, 38 mila sinistrati e oltre 5 mila case distrutte.
E’ il bilancio del passaggio dell’uragano Felix ieri a Nord del Nicaragua, reso noto
dal presidente del Paese dell’America centrale, Ortega. Si temono poi smottamenti
in Honduras e Guatemala. Dopo aver toccato un picco di 5, ora Felix è sceso a categoria
uno.
- Ennesima tragedia nelle miniere cinesi. Alcuni soccorritori hanno recuperato
i cadaveri dei 12 minatori dati per dispersi dopo che un’improvvisa esplosione si
era verificata in una miniera della provincia dell’Henan. Le miniere cinesi, spesso
gestite da imprenditori improvvisati e senza scrupoli, sono le più pericolose del
mondo.
- La Mattel, la più grande multinazionale del giocattolo, ha annunciato
il terzo ritiro dal mercato, da un mese a questa parte, di giocattoli fabbricati in
Cina. Il provvedimento riguarda 11 articoli, tra i cui 7 sette accessori della Barbie,
per un totale di 844mila pezzi. Anche questa volta la misura si è resa necessaria
a causa dell'alto contenuto di piombo contenuto nelle vernici che, secondo gli esperti,
può provocare nei bambini conseguenze fino lesioni cerebrali.
- Rischia di
riesplodere la guerra civile che tra il 1996 e il 2003 insaguinò la Repubblica Democratica
del Congo. L’esercito regolare di Kinshasa ha attaccato ieri un gruppo di insorti,
provocando circa 60 vittime. Teatro dell’operazione, condotta a bordo di elicotteri,
è stata la regione occidentale di Sake. Diverso il bilancio fornito dai caschi Blu
dell’Onu di stanza nel Paese, secondo cui le vittime sarebbero la metà. Mentre i portavoce
degli insorti hanno confermato l'attacco, ma sostengono che la maggior parte delle
vittime siano civili.
- Sono 21 le persone morte negli scontri avvenuti ieri
a Bujumbura, capitale del Burundi, tra fazioni opposte delle Forze di liberazione
nazionale. Le violenze, che vanno avanti da giorni, hanno causato inoltre la fuga
dei cinquemila abitanti del quartiere di Buterese.
- Vento di riconciliazione
sull’isola di Cipro, divisa da oltre 33 anni. Nel pomeriggio a Nicosia si incontreranno
il leader greco-cipriota, Tassos Papadopoulos, e il leader turco-cipriota, Mehmet
Ali Talat, per rilanciare il negoziato sotto il patrocinio delle Nazioni Unite. (Panoramica
internazionale a cura di Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI No. 248 E'
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Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
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