2007-09-05 20:11:13

Nel messaggio all'Assemblea ecumenica europea di Sibiu, il Papa auspica "il dialogo della verità e l'incontro nel segno della fratellanza"


La “viva speranza” che progredisca il cammino ecumenico è al centro del messaggio che il Papa ha inviato alla Terza Assemblea ecumenica europea che si è aperta ieri a Sibiu in Romania. Il testo è stato è indirizzato al cardinale Péter Erdö, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), che riunisce le Chiese cattoliche del continente, ed al pastore Jean-Arnold de Clermont, presidente della Conferenza delle Chiese d’Europa, in rappresentanza delle Chiese e delle comunità ecclesiali ortodosse, anglicane e protestanti europee. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

La ricomposizione della piena e visibile unità di tutti i cristiani è una priorità per Benedetto XVI fin dall’inizio del suo Pontificato: è quanto sottolinea il Papa stesso, per poi ricordare lo spazio che il Concilio Vaticano II ha dedicato al cammino ecumenico e frasi fondamentali di Giovanni Paolo II nell’Enciclica “Ut Unum sint”: “la Chiesa cattolica – scriveva Giovanni Paolo II - si è impegnata in modo irreversibile a percorrere la via della ricerca ecumenica”; “credere in Cristo significa volere l’unità”. E, ancora con le parole di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI afferma che si tratta di “un cammino sicuramente difficile ma foriero di grande gioia”. A questo proposito Benedetto XVI ricorda la parte del cammino già fatta nel corso degli ultimi decenni e in particolare ricorda le precedenti Assemblee ecumeniche europee di Basilea, nel 1989, di Graz, nel 1997, fino alla firma della Charta Oecumenica a Strasburgo nel 2001. Oltre a incontri, celebrazioni: quello che il Papa definisce “un lavoro paziente di dialogo teologico”. E Benedetto XVI si sofferma sulla parola dialogo, spiegando che “si intesse là dove non c’è solo la parola ma anche l’ascolto, e dove nell’ascolto avviene l’incontro, nell’incontro la relazione e nella relazione la comprensione intesa come approfondimento e trasformazione del nostro essere cristiani”. “Il dialogo – aggiunge Benedetto XVI – “riguarda non solo il campo del sapere e di ciò che siamo capaci di fare. Esso fa parlare piuttosto la persona credente, anzi il Signore stesso in mezzo a noi”. “Convinto che l’incontro di Sibiu offrirà spunti preziosi”, il Papa si augura che crei “spazi di incontro per l’unità nella legittima diversità”. Il Papa invita tutti a chiedere a Dio l’unità e la pace per gli europei, accennando ai “ricordi dolorosi di cui non è scevra la storia europea” e ai “problemi sociali nell’era del relativismo”. Definisce la preghiera per l’unità “il cammino regale verso l’ecumenismo”. Nel suo messaggio, infine, Benedetto XVI ribadisce che le radici comuni sono molto più profonde delle divisioni.

Dopo i saluti di rito e i voti augurali dei rappresentati ortodossi, cattolici e protestanti, l’assemblea di Sibiu è entrata oggi subito nel vivo durante la plenaria della mattina e poi nei primi tre forum pomeridiani. Sul tavolo i nodi centrali dell’ecumenismo: unità, spiritualità e testimonianza comune. Nodi da sciogliere in nome della Luce di Cristo che come recita il tema dell’assemblea: ‘Illumina tutti’. Da Sibiu, Fabio Colagrande:RealAudioMP3

E riprendendo il suo intervento di stamani, il card. Kasper ha precisato, al microfono di Fabio Colagrande, la sua risposta alle critiche sollevate dal recente documento della Congregazione per la Dottrina della fede. Ascoltiamo:RealAudioMP3








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