La Chiesa di Cuba si prepara a festeggiare la “Nuestra Señora de la Caridad del Cobre”,
patrona dell’isola
“Noi cubani abbiamo bisogno della Madonna ‘de la Caridad del Cobre’ per ricordare
le nostre radici e non avere vergogna della nostra fede in Dio, così come della nostra
storia cristiana”: sono parole di mons. Wilfredo Pino Estévez, vescovo di Guantánamo-Baracoa,
che in un recente messaggio scritto in occasione della festa nazionale della Patrona
di Cuba, che sarà celebrata l’8 settembre prossimo, spiega il profondo senso religioso
del secolare legame dei cubani con la Vergine Maria. Ogni anno, per la festa di “Nuestra
Señora della Caridad del Cobre”, al santuario dedicato alla Madonna, arrivano migliaia
di pellegrini da ogni parte dell’isola dopo aver viaggiato per diversi giorni. Da
decenni, a Cuba, l’annuale pellegrinaggio al santuario della Madonna del Cobre è la
festa religiosa per eccellenza. Il 21 ottobre 1991, durante l’Angelus, Giovanni Paolo
II ha ricordato questa festa così: “Dal giorno in cui, agli albori del secolo XVII,
la sacra immagine fu raccolta da tre giovani sulle acque del mare, la popolazione
cubana, riunita ai suoi piedi, nella località denominata ‘El Cobre’, ha sempre sperimentato
i benefici della sua materna protezione in ogni momento della sua storia, particolarmente
in quelli più difficili. L’Episcopato cubano, nei prossimi mesi, durante una Plenaria
approverà e annuncerà il programma pastorale per celebrare i 400 anni di devozione
a Maria che sarà inserito, come raccomanda il Documento di Aparecida, nel contesto
della “pastorale mariana”, ritenuta un cammino di evangelizzazione poiché “è Lei che
indica il cammino e la verità: Cristo, suo Figlio, volto umano di Dio”. In tutte le
diocesi di Cuba, in questi giorni fervono i preparativi per la grande festa di quest’anno
e in ogni parrocchia, nonché nelle migliaia di “Case di preghiera”, da mesi si organizzano
processioni locali e pellegrinaggi per consentire ai fedeli di partecipare alla veglia
di preghiera del 7 settembre e alla solenne Concelebrazione Eucaristica. Nel risveglio
religioso cubano, molto accentuato negli ultimi anni, la presenza e la figura della
Vergine Maria è stata un “motore” di notevole forza, soprattutto tra i giovani. Tale
risveglio, in una comunità che per molti anni si era gradualmente “invecchiata”, si
registra, soprattutto fra le popolazione più giovani, ed a quasi 10 anni di distanza
dal pellegrinaggio di Giovanni Paolo II – storica ricorrenza che sarà celebrata solennemente
anche il prossimo anno – tutti affermano concordemente che si tratta di un frutto
e di una grazia della visita di Papa Wojtyla. (T.C.)