Parte a Roma il Congresso internazionale dei cappellani delle prigioni per ribadire
il 'no' alla pena di morte
“Scopri in ogni detenuto il volto di Cristo”. Questo il tema del 12esimo Congresso
Internazionale della Commissione Internazionale per la Pastorale Cattolica nelle Prigioni
(ICCPPC) in programma a Roma da domani fino al 12 settembre. Al convegno – afferma
l’agenzia Misna - parteciperanno sacerdoti e laici responsabili della cura pastorale
di quanti operano e vivono nelle carceri di 56 Paesi dei cinque continenti. Tra gli
interventi previsti quelli dei cardinali Renato Raffaele Martino, presidente dei Pontifici
Consigli Giustizia e Pace e della pastorale dei migranti e degli itineranti, e Nasrallah
Sfeir, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, di mons. Giorgio Caniato, Ispettore Generale
dei Cappellani del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria italiana e di mons.
Luciano Monari, vescovo di Piacenza-Bobbio. La Commissione Internazionale per la Pastorale
Cattolica nelle prigioni è impegnata per “risvegliare e fomentare una maggiore sensibilità
e preoccupazione di tutta la Chiesa per l’azione pastorale e apostolica nelle carceri”
e “promuove l’umanizzazione, la revisione e la riforma dei sistemi penitenziari di
tutto il mondo”. Tra gli impegni specifici, la lotta contro la pena di morte “sia
perché di fatto non venga applicata e sia perché ne sia attuata una piena e universale
abolizione”. (E. B.)