Denuncia del China Labour Bullettin: il Sindacato statale anziché tutelare i lavoratori
sovente difende gli interessi delle imprese
I dirigenti sindacali in Cina tutelano piuttosto gli interessi delle imprese che non
dei lavoratori. La denuncia appare in un servizio del China Labour Bullettin, giornale
dedicato alla tutela dei lavoratori, riportato da AsiaNews L’articolo è firmato da
Cai Chongguoo, che ha cercato di fondare un sindacato libero ed è fuggito dalla Cina
dopo il massacro di piazza Tiananmen del 1989. E’ un dato di fatto - sostiene l’articolista
–che l’All China Federation of Trade Unions (Acftu), il sindacato statale, abbia sovente
sostenuto le ragioni dei datori di lavoro. Del resto, rivela Cai, i sindacalisti
statali sono in gran parte funzionari pubblici o del Partito comunista e molti ricoprono
cariche o hanno interessi nelle stesse imprese, pubbliche o private dove svolgono
il loro mandato. Peraltro lo statuto dell’Actfu – scrive Cai – prevede che il sindacato
sia guidato dal Partito comunista; inoltre molte aziende cinesi sono di proprietà
del Pc o di suoi funzionari e molti dirigenti di imprese ricoprono cariche nel Pc
locale. E’, poi, del tutto normale per il Pc – aggiunge Cai - dare indicazioni ai
funzionari sindacali e chi disobbedisce rischia una sanzione disciplinare. Il servizio
del China Labour Bullettin riporta poi alcuni casi di colpevole disinteresse sindacale.
Nel giugno 2007 Lu Guorong ha perso un dito lavorando con un macchinario in una piccola
fabbrica rurale dell’Hebei. Il proprietario non le ha dato alcun risarcimento e dopo
due giorni l’ha licenziata dicendo che senza il dito non poteva lavorare. Lu si è
allora rivolta al locale ufficio del lavoro, senza ottenere alcuna tutela. Nel 2005
la ditta Dajianshan Forest Farm, nello Shanxi, ha ordinato al dipendente Ma Ruixing
di dimettersi e, dopo il suo rifiuto, gli ha dimezzato il salario. Ma Ruixing ha fatto
ricorso al locale Comitato arbitrale per le dispute di lavoro ma nella controversia
la ditta è stata rappresentata da Ren Fuchang, presidente del sindacato locale. Secondo
dati resi noti nel dicembre 2006 da Chen Weiguang, vicedirettore dell’Assemblea nazionale
del popolo di Guanghzou e presidente dell’Acftu locale, oltre il 65 per cento dei
dirigenti sindacali della zona ricoprono posti direttivi nelle imprese statali, mentre
nelle aziende non statali si sfiora il 99 per cento. Dati ufficiali del sindacato
dello Shenyang rivelano che nel 2005 dirigenti del Partito comunista e funzionari
pubblici occupavano il 98 per cento dei posti direttivi nelle aziende locali e il
100% nei sindacati. (R.G.)