2007-09-03 15:07:24

Denuncia del China Labour Bullettin: il Sindacato statale anziché tutelare i lavoratori sovente difende gli interessi delle imprese


I dirigenti sindacali in Cina tutelano piuttosto gli interessi delle imprese che non dei lavoratori. La denuncia appare in un servizio del China Labour Bullettin, giornale dedicato alla tutela dei lavoratori, riportato da AsiaNews L’articolo è firmato da Cai Chongguoo, che ha cercato di fondare un sindacato libero ed è fuggito dalla Cina dopo il massacro di piazza Tiananmen del 1989. E’ un dato di fatto - sostiene l’articolista –che l’All China Federation of Trade Unions (Acftu), il sindacato statale, abbia sovente sostenuto le ragioni dei datori di lavoro. Del resto, rivela Cai, i sindacalisti statali sono in gran parte funzionari pubblici o del Partito comunista e molti ricoprono cariche o hanno interessi nelle stesse imprese, pubbliche o private dove svolgono il loro mandato. Peraltro lo statuto dell’Actfu – scrive Cai – prevede che il sindacato sia guidato dal Partito comunista; inoltre molte aziende cinesi sono di proprietà del Pc o di suoi funzionari e molti dirigenti di imprese ricoprono cariche nel Pc locale. E’, poi, del tutto normale per il Pc – aggiunge Cai - dare indicazioni ai funzionari sindacali e chi disobbedisce rischia una sanzione disciplinare. Il servizio del China Labour Bullettin riporta poi alcuni casi di colpevole disinteresse sindacale. Nel giugno 2007 Lu Guorong ha perso un dito lavorando con un macchinario in una piccola fabbrica rurale dell’Hebei. Il proprietario non le ha dato alcun risarcimento e dopo due giorni l’ha licenziata dicendo che senza il dito non poteva lavorare. Lu si è allora rivolta al locale ufficio del lavoro, senza ottenere alcuna tutela. Nel 2005 la ditta Dajianshan Forest Farm, nello Shanxi, ha ordinato al dipendente Ma Ruixing di dimettersi e, dopo il suo rifiuto, gli ha dimezzato il salario. Ma Ruixing ha fatto ricorso al locale Comitato arbitrale per le dispute di lavoro ma nella controversia la ditta è stata rappresentata da Ren Fuchang, presidente del sindacato locale. Secondo dati resi noti nel dicembre 2006 da Chen Weiguang, vicedirettore dell’Assemblea nazionale del popolo di Guanghzou e presidente dell’Acftu locale, oltre il 65 per cento dei dirigenti sindacali della zona ricoprono posti direttivi nelle imprese statali, mentre nelle aziende non statali si sfiora il 99 per cento. Dati ufficiali del sindacato dello Shenyang rivelano che nel 2005 dirigenti del Partito comunista e funzionari pubblici occupavano il 98 per cento dei posti direttivi nelle aziende locali e il 100% nei sindacati. (R.G.)







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