Clima di attesa e di gioia tra i giovani volontari al lavoro nella piana di Montorso
per preparare l’Agorà di Loreto con il Papa. Ai nostri microfoni, la testimonianza
di due volontari
Sono sempre intensi, a Loreto, i preparativi per l’incontro dei giovani con Benedetto
XVI, l’1 e 2 settembre. Oltre 200 sacerdoti provenienti da tutta Italia si daranno
il cambio, nei 100 confessionali preparati nella spianata di Montorso, a partire dalle
23 di sabato prossimo, e saranno disponibili fino alle 7 del giorno dopo. Nella cittadina
marchigiana, dopo aver percorso oltre 15 mila chilometri, giungerà anche la Fiaccola
di Lolek - diminutivo con il quale veniva chiamato il giovane Karol Wojtyla - accesa
stamani davanti alla tomba di Giovanni Paolo II. La Fiaccola era partita da Roma lo
scorso anno arrivando a Cracovia, dopo aver toccato Assisi e Loreto, Czestochowa e
Wadowice, percorrendo “simbolicamente” la strada che ha portato il giovane Karol Wojtyla
dalla Polonia fino al soglio pontificio. Questo pomeriggio, invece, la Fiaccola varcherà
la soglia del carcere di Rebibbia, rievocando il perdono di Giovanni Paolo II al suo
attentatore Ali Agca. Per l’occasione, alcuni giovani detenuti consegneranno un messaggio,
che sarà rivolto a tutti i ragazzi presenti a Loreto. E sono oltre mille i volontari
già a lavoro da giorni per offrire assistenza ai giovani che incontreranno il Papa.
Tiziana Campisi ha chiesto ad una di loro, Elisa Cipriani, come sta
vivendo questa esperienza:
R. -
La sto vivendo con impegno, con dedizione, con entusiasmo e anche con i problemi che
ci sono tutti i giorni.
D. - Che clima si respira
in questi giorni a Loreto?
R. - C’è un clima di attesa,
stiamo aspettando i pellegrini e continuiamo a lavorare per loro. Anche qui al villaggio
vedo che tra i ragazzi volontari c’è tantissimo entusiasmo.
D.
- Come siete organizzati voi volontari?
R. - In questi giorni, stiamo
coprendo i servizi che ci vengono richiesti per le informazioni, o per gli altri uffici.
Per l’1 e il 2 settembre i volontari accoglieranno i pellegrini nei punti di arrivo,
quindi nei parcheggi e nelle stazioni, li guideranno verso Montorso, li assisteranno,
saranno presenti negli info-point. Ci saranno anche dei volontari che lavoreranno
per i volontari stessi all’interno del villaggio, anche nei dintorni dell’area di
Montorso.
D. - Voi volontari mettete a disposizione le vostre braccia,
ma in che modo è coinvolto il vostro cuore?
R.- Il
nostro cuore è molto coinvolto perché siamo i primi a vivere l’esperienza dell’Agorà.
Come ci ha detto ieri sera il vescovo che è venuto a celebrare la Messa, da noi dipenderà
quello che succederà nei prossimi giorni, e questo ci ha caricato moltissimo.
Ma
come si sono preparati i volontari alle giornate di sabato e domenica? Al microfono
di Tiziana Campisi, un altro giovane, Lorenzo Viola: R.
- Ci siamo preparati durante tutto l’arco dell’anno. Abbiamo fatto quattro incontri.
Siamo qui e ogni giorno ci dedichiamo a diversi servizi. Ci stiamo divertendo perché
seppure l’attività di volontariato è un lavoro, prende forma anche di divertimento.
Alla fine si aiuta la gente è questo è gratificante.
D.
- Che cosa lega voi volontari in queste giornate?
R.
- Penso che siamo tutti amici, nel senso che lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo:
che questo evento si svolga bene. Questi eventi servono per rafforzare la fede in
Dio che ognuno ha, perché senza questi eventi mancherebbe un po’ di sale, secondo
il mio punto di vista.
D. - Cosa significa, per te,
vivere le giornate di Loreto da volontario?
R. - Significa aiutare gli
altri. Essere quel pezzo in più. Non so spiegartelo... è una cosa bella. Comunque,
la fede in Dio esiste. Dio esiste e ti aiuta e noi vogliamo essere parte di questo.
D.
- Che cosa ti aspetti dalle giornate di Loreto?
R.
- Un grande entusiasmo, soprattutto quello. Mi aspetto poi che il Papa dia un segno
forte, perchè in questo tempo ce n’é bisogno. Adesso i modelli di vita sono spesso
persone che incarnano ideali negativi. Invece, bisogna sapere che c’è anche la strada
della santità, perché Dio è sempre presente e ti aiuta. C’è stato grande entusiasmo
e una grande partecipazione per far andare tutto bene. Queste esperienze servono per
rafforzare la fede. Se tu hai una fede, torni a casa con un entusiasmo che è il doppio
di quello che hai. Quindi, dà anche la forza per testimoniare, la volontà.