Telegramma di cordoglio di Benedetto XVI per la morte dell'89.enne cardinale canadese
Edouard Gagnon: è stato un servitore "competente e generoso" della Santa Sede
All’età di 89 anni si è spento la notte scorsa a Montréal il cardinale canadese, Edouard
Gagnon, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia e del Comitato
per i Congressi Eucaristici. Il porporato era ricoverato nella casa provincializia
dei Padri Sulpiziani, Istituto al quale apparteneva da circa 70 anni. In un doppio
telegramma di cordoglio - uno indirizzato al cardinale arcivescovo di Montréal, Jean-Claude
Turcotte, e l’altro al superiore generale dei Padri Sulpiziani, padre Lawrence Terrien
- Benedetto XVI ha voluto mettere in particolare risalto la “competenza” e la “dedizione”
con le quali il porporato scomparso si dedicò “generosamente” alla formazione dei
sacerdoti e poi, “per molti anni”, al servizio della Santa Sede. Il servizio di
Alessandro De Carolis:
Al suo
nome, la Santa Sede ha legato per molti anni lo sviluppo della pastorale familiare
del post-Concilio. Per occuparsi di questo tema, lo volle a Roma Paolo VI e tra i
suoi primi presidenti il Pontificio Consiglio per la Famiglia annovera il suo nome.
Ma prima di approdare come stretto collaboratore al fianco di due Pontefici, il cardinale
canadese Edouard Gagnon si era distinto in molti altri settori eccelsiali. La sua
storia inizia in una cittadina affacciata sull’Atlantico, Port Daniel nello Stato
del Québec, nella quale il futuro cardinale nasce il 15 gennaio 1918. Nel ’21, la
sua famiglia si sposta a Montréal e lì, negli anni successivi, il piccolo Edouard
compie il ciclo di studi presso i Fratelli delle Scuole Cristiane. I Padri Sulpiziani,
che più avanti lo guidano alla licenza e quindi al dottorato in Teologia, diventano
anche la sua famiglia: tra le loro fila svolge il noviziato e più tardi inizia la
sua carriera di docente e di formatore di sacerdoti, sottolineata dal Papa nel suo
telegramma. Da giovane sacerdote, Edouard Gagnon assume vari incarichi - tra i quali
quello di avvocato presso il Tribunale matrimoniale di Montréal - e la sua esperienza
contribuisce ai lavori del Concilio Vaticano II, dove partecipa come perito. Sul finire
degli anni Sessanta del secolo scorso, diventa provinciale dei Sulpiziani per il Canada,
il Giappone e l’America Latina. Ma la svolta per la sua vita e il suo ministero incombe.
Il 25 maggio 1969, Edouard Gagnon viene consacrato vescovo di Saint Paul, Stato dell’Alberta,
ma già nel ’72 approda a Roma come rettore del Pontificio Collegio Canadese. Ancora
un anno e Papa Montini lo chiama alla presidenza del Comitato per la Famiglia. L’apporto
di mons. Gagnon è fondamentale. Ciò che il magistero insegna sulla missione della
famiglia nella Chiesa assume una più vasta eco internazionale, ribadito in tutte le
circostanze nelle quali mons. Gagnon si trova a rappresentare la Santa Sede. Con la
nascita del Pontificio Consiglio per la Famiglia, voluto da Giovanni Paolo II nel
1981, l’esperienza di mons. Gagnon trova infine uno “sbocco” naturale: ne assume e
detiene la presidenza per cinque anni, a partire dal 27 maggio dell’85. Nel Concistoro
di due giorni prima, Papa Wojtyla gli aveva conferito la berretta cardinalizia.