La Chiesa ricorda Santa Monica. Il Papa: esorta tutte le mamme a non scoraggiarsi
di fronte ai travagli familiari
Oggi la Chiesa ricorda Santa Monica, madre di Sant’Agostino, la cui memoria ricorre
domani. Il Papa ha tracciato un profilo di questa Santa nell’Angelus del 27 agosto
dell’anno scorso. Ce ne parla Sergio Centofanti:
Monica
nasce a Tagaste, nell’attuale Algeria, nel 331. Contrariamente al costume del tempo,
le viene permesso di studiare e lei ne approfitta per leggere la Sacra Scrittura e
meditarla. Cresce e matura nella fede. Sposa un modesto proprietario terriero, di
nome Patrizio, lontano dal cristianesimo, facile all’ira e infedele. Lei non si arrende.
E’ dolce e ferma. Prega con perseveranza. Da lui ha tre figli, tra cui Agostino. Ecco
il Papa come la descrive:
“Visse in modo esemplare
la sua missione di sposa e di madre, aiutando il marito Patrizio a scoprire la bellezza
della fede in Cristo e la forza dell’amore evangelico, capace di vincere il male col
bene. Dopo la morte di lui, avvenuta precocemente, Monica si dedicò con coraggio alla
cura dei tre figli, tra i quali Agostino che inizialmente la fece soffrire con il
suo temperamento piuttosto ribelle”.
Dopo anni
di preghiere e di lacrime Agostino si converte:
“Come
dirà poi lo stesso Agostino, sua madre lo generò due volte; la seconda richiese un
lungo travaglio spirituale, fatto di preghiera e di lacrime, ma coronato alla fine
dalla gioia di vederlo non solo abbracciare la fede e ricevere il Battesimo, ma anche
dedicarsi interamente al servizio di Cristo”.
Monica
muore a Ostia il 27 agosto del 387, a 56 anni, in seguito a una febbre molto alta.
Poco prima di morire sentendo i figli discutere sul luogo della sua sepoltura, se
in Italia, o in patria in Africa, esclama: «Seppellirete questo corpo dove meglio
vi piacerà; non voglio che ve ne diate pena. Soltanto di questo vi prego, che dovunque
vi troverete, vi ricordiate di me all'altare del Signore». Il corpo di Santa Monica
rimase per secoli nella chiesa di Sant’Aurea a Ostia. Poi nel 1430 le sue reliquie
furono traslate in quella che oggi è la chiesa di Sant’Agostino a Roma.Il Papa, guardando
ai travagli materni di Santa Monica, la addita come modello a tutte le mamme:
“Quante
difficoltà anche oggi nei rapporti familiari e quante mamme sono angustiate perché
i figli s’avviano su strade sbagliate! Monica, donna saggia e solida nella fede, le
invita a non scoraggiarsi, ma a perseverare nella missione di spose e di madri, mantenendo
ferma la fiducia in Dio e aggrappandosi con perseveranza alla preghiera”.