Strage in India. Oltre 40 morti per tre esplosioni a Hyderabad. L’arcivescovo Marampudi:
“Un atto di codardia”
“Un atto di codardia”: con queste parole, mons. Joji Marampudi, arcivescovo di Hyderabad,
in India, ha condannato le tre esplosioni che ieri sera hanno ucciso almeno 44 persone
e ferito oltre 100 nella capitale dello Stato meridionale dell’Andhra Pradesh. Intanto,
tra ieri e oggi sono stati ritrovati altri 19 ordigni nascosti in borse di plastica
e posizionati presso incroci stradali, sale cinematografiche, fermate di autobus e
ponti pedonali. Se fossero esplosi – ha detto un ufficiale della polizia –“avrebbero
causato centinaia di morti”. La prima esplosione è avvenuta alle 19.50 ora locale
presso un’affollata strada di fast food e negozi. Gli altri due ordigni sono esplosi
poco dopo, in un parco divertimenti a cinque chilometri di distanza, dove era in corso
uno spettacolo di luci laser. Rafforzate immediatamente le misure di sicurezza nel
timore di altri attacchi, anche perché oggi, giorno considerato di buon auspicio nel
calendario Indù, sono in programma oltre 10 mila matrimoni. Stamani, la polizia ha
messo in stato di fermo 25 sospetti, mentre le indagini si concentrano sulla pista
islamica. “Ci sono organizzazioni internazionali - ha dichiarato il primo ministro
dell’Andhra Pradesh, Reddy - che sono interessate a destabilizzare il nostro Paese.
Le informazioni a nostra disposizione ci fanno dirigere verso organizzazioni in Bangladesh
e Pakistan”. Reddy ha poi annunciato risarcimenti per le famiglie delle vittime e
per i feriti. “La Chiesa di Hyderabad – ha affermato l’arcivescovo Marampudi – condanna
con forza questo attacco terroristico. Queste bombe sono un atto di codardia”. Parrocchie
e scuole cristiane, intanto, sono state aperte tutta la notte per offrire ospitalità
alle tante persone che per timore non volevano tornare a casa. Mons. Marampudi ha
quindi chiesto che in tutte le Messe di oggi vi siano “preghiere perché Cristo possa
consolare le famiglie” delle vittime. Forse – ha sottolineato – l’aiuto più importante
è offrire un senso di speranza in questi tempi di apparente disperazione”. L’Andhra
Pradesh è il terzo Stato dell’India, con una popolazione di 76,2 milioni di abitanti.
L’80% è di religione indù, il 9% musulmana e il 4% cristiana. (A cura di Roberta
Moretti)