2007-08-26 14:46:12

Emergenza nazionale in Grecia: le fiamme continuano a devastare il Paese. Anche nell'Italia del Sud gli incendi non danno tregua - Nessuna riduzione delle truppe statunintensi in Iraq. Lo ha detto il presidente Bush


E’ salito a 51 morti il bilancio delle vittime degli incendi che per il terzo giorno consecutivo stanno letteralmente devastando la Grecia. Un dato provvisorio, destinato purtroppo ad aggravarsi. E i roghi non danno tregua nemmeno all'Italia meridionale. Il nostro servizio: RealAudioMP3

Non accenna a diminuire l’emergenza. Le fiamme, che hanno colpito soprattutto il Peloponneso, sono arrivate ormai alle porte della vecchia città di Olimpia. La cenere è caduta anche sull'Acropoli di Atene. Numerosi i villaggi evacuati, mentre nelle operazioni di soccorso sono impegnati un migliaio di vigili del fuoco e centinaia di soldati con l’appoggio di diversi aerei. Raccogliendo la richiesta di aiuto di Atene, si è messo in moto il meccanismo di protezione civile europeo. Immediata la risposta di Francia, Italia, Cipro, e Germania che hanno inviato uomini e mezzi a dare man forte ai pompieri locali. In questo momento si teme di trovare altri morti. Molti, infatti, per sfuggire alle fiamme si sono chiusi nelle abitazioni restando con tutta probabilità vittime del fumo. Difficile quantificare i danni: in diverse zone mancano energia elettrica e acqua. Nel Paese vige lo stato di emergenza proclamato ieri dal premier, Costas Karamanlis, che ha promesso linea dura contro i piromani. “Siamo di fronte ad una tragedia nazionale” ha affermato il capo dell’esecutivo precisando che l’alto numero di focolai “non può essere una coincidenza”. Si fa strada dunque l’ipotesi dell’origine dolosa degli incendi. Quattro persone sospette sono state arrestate, mentre la tv privata Antenna ha trasmesso un filamto che ritrae due uomini che appiccano il fuoco in un bosco a sud della capitale. Intanto anche in Italia la situazione resta preoccupante. Numerosi i roghi divampati nel cosentino, in Calabria, dove sei Canadair della Protezione Civile sono al lavoro in diversi comuni dell’altopiano della Sila. Focolai si segnalano inoltre in Campania - in particolare nel Cilento e nella zona di Caserta - in Puglia e sull’Isola di Ponza.

- Nessuna riduzione delle truppe statunitensi in Iraq. Lo ha ribadito il presidente Bush che, nonostante richieste contrarie al riguardo, ha espresso soddisfazione per le operazioni militari nel Paese arabo. “Siamo ancora alle prime fasi” - ha spiegato il capo della Casa Bianca - ma i successi degli ultimi due mesi dimostrano che la situazione sul campo può cambiare e cambierà”. Intanto il primo ministro iracheno, Nuri al-Maliki, ha respinto con irritazione le critiche di alcuni politici statunitensi che chiedono la sua sostituzione e ha accusato anche la Francia di manovrare in questa direzione. Sul terreno sono state rafforzate le misure di sicurezza in vista della giornata di mercoledì in cui gli sciiti si dirigono verso la città santa di Kerbala per celebrare l'anniversario della nascita del dodicesimo Imam. Oggi l’attacco ad un gruppo di pellegrini ha provocato la morte di una donna nei pressi Baghdad. Sempre nella capitale in una sorta di prigione usata dai ribelli sono stati rinvenuti 8 corpi con segni di torture, mentre in un raid aereo statunitense – di cui non è chiara la dinamica – sono morti almeno quattro poliziotti iracheni.

- Uccisi almeno una decina di talebani impegnati in un’offensiva contro l’esercito afgano e le forze della coalizione internazionale, lungo la frontiera con il Pakistan. L’operazione è avvenuta con l’appoggio delle autorità militari di Islamabad che hanno autorizzato a colpire obiettivi situati in territorio pachistano. Sul fronte sequestri, i talebani si sono detti pronti a riprendere le trattative con Seul per la liberazione dei 19 ostaggi sudcoreani, a patto di ricevere nuove proposte.

- Il Pakistan ha condotto con successo il lancio di un nuovo missile cruise in grado di trasportare testate nucleari. Lo ha reso noto un comunicato dell’esercito sottolineando che si tratta di uno strumento capace di evitare i radar. Il test è stato salutato con orgoglio dal presidente Musharraf secondo il quale “la Difesa del Pakistan continuerà ad essere rafforzata come imperativo per la sicurezza nazionale”.

- Sei ragazzi palestinesi sono stati fermati dai soldati iraeliani mentre cercavano di superare la barriera di sicurezza che separa Israele dalla Striscia di Gaza. Si sospetta che siano stati mandati da Hamas per verificare il funzionamento dell’apparato di sorveglianza israeliana. Solo ieri due miliziani sono stati uccisi dopo essere riusciti ad entrare per un chilometro e mezzo in territorio israeliano. Intanto nel Neghev sono caduti due razzi Qassam sparati da Gaza, senza provocare vittime o danni.

- Fa discutere la partecipazione dell’Iran, da domani al 30 agosto a Ginevra, alla riunione preparatoria per la conferenza mondiale contro il razzismo indetta dall’ONU per il 2009. Critiche sono arrivate dalla società civile israeliana, che, attraverso la stampa locale, ha usato toni allarmanti per la presenza di rappresentanti della Repubblica Islamica - che, si afferma, manifestano spesso posizioni antisemite - ad un progetto incentrato su temi come i diritti umani e la discriminazione razziale. Dal canto suo il Palazzo di Vetro ha rassicurato che Teheran “non rivestirà un ruolo chiave” nella manifestazione.

- L’esercito libanese ha ripreso a bombardare le postazioni dei miliziani di Fatah al Islam, asserragliati dal 20 maggio scorso nel campo profughi palestinese di Nahr al Bared, nel nord del Libano. Lo ha riferito ieri la stampa locale secondo la quale in questi mesi di scontri sono morti oltre 140 soldati, una quarantina di civili palestinesi e un numero imprecisato di combattenti.

- La Bolivia si appresta ad inviare aiuti ai terremotati del Perù. L’impegno è stato annunciato dal presidente boliviano Evo Morales che ieri ha visitato Pisco, una delle città più colpite dal sisma dello scorso 15 agosto. Si tratta di medicinali e oltre 50 tonnellate di acqua. Il Perù e la Bolivia “sono sempre state solidali” ha spiegato in conferenza stampa il leader di La Paz.

- Si è risolto l’incidente diplomatico tra il Sudan e l’Unione Europea. Il governo di Khartoum ha infatti invitato a tornare nel Paese il capo della missione europea espulso in questi giorni, assieme ad un incaricato canadese, con l’accusa di ingerenze negli affari interni del Sudan. La decisione, avvenuta in seguito a contatti diretti fra le parti, è stata definita “incoraggiante” da Bruxelles. La vicenda aveva destato preoccupazione nella comunità internazionale, in una fase molto delicata dei negoziati tra governo sudanese e gruppi ribelli attivi nella tormentata regione del Darfur dove, peraltro, fra pochi mesi, arriveranno 26 mila uomini della forza di pace ‘ibrida’ ONU-UA.

- Nello stato indiano dell’Orissa un’epidemia di colera ha provocato almeno una settantina di morti fra la popolazione, in massima parte agricoltori e nomadi. Secondo le autorità, che hanno attivato tutte le misure per bloccare l’epidemia, sono centinaia gli ammalati. Il virus si è diffuso in una zona a circa 500 km dalla capitale Bhibaneswar, probabilmente a causa del consumo di acqua stagnante e carne avariata.

- Geologi indiani hanno scoperto cospicui giacimenti di uranio in Kashmir, la regione settentrionale contesa con il Pakistan. L’India ha bisogno di uranio per l’avvio dei progetti nucleari civili. Proprio per questo recentemente è stato firmato un accordo di cooperazione con gli Stati Uniti che ha scatenato polemiche nel parlamento di New Delhi. La scoperta di risorse proprie potrebbe ridare forza ai detrattori di questo accordo, sebbene ci vogliano anni di esplorazioni particolareggiate. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

 

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI No. 238

 

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