Emergenza inondazioni in Corea del Nord: almeno 600 morti e 100 mila senzatetto
E’ emergenza in Corea del Nord, per le inondazioni che imperversano da settimane e
che hanno causato, secondo l’ultimo bilancio ufficiale, ancora provvisorio, almeno
600 tra morti e dispersi e migliaia di feriti. Lo riferisce l’agenzia di Stato KCNA,
secondo cui almeno 240 mila abitazioni sono state totalmente o parzialmente distrutte
e circa 100 mila persone sono rimaste senza tetto. Sono andati distrutti o rimasti
danneggiati oltre 8 mila edifici pubblici (soprattutto scuole, asili e ospedali),
come pure importanti imprese, tra cui fabbriche e miniere. Imponenti estensioni di
terreni agricoli, circa 200 mila ettari, sono state inondate prima della stagione
dei raccolti, aggravando ulteriormente la penuria alimentare di cui soffre cronicamente
il Paese. Secondo stime di organizzazioni umanitarie, già prima delle attuali inondazioni,
le peggiori da un decennio, la Corea del Nord doveva far fronte a un deficit di oltre
un milione di tonnellate di viveri, ovvero, il 20% del fabbisogno. Decine di centrali
idroelettriche, inoltre, sono state distrutte o rese inutilizzabili e 300 pozzi di
miniere sono stati inondati, creando un vuoto, per l'economia del Paese, di diversi
milioni di tonnellate di carbone. Numerose linee ferroviarie sono state allagate e
in oltre 200 punti i binari sono stati trascinati via dalle acque. Venerdì, la Corea
del Sud ha annunciato aiuti per circa 40 milioni di dollari e ha cominciato a inviare
generi di prima necessità per 7,5 milioni, attraverso la sorvegliatissima frontiera
del 38.mo parallelo. (R.M.)