2007-08-25 13:51:13

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa XXI Domenica del Tempo Ordinario, la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù, parlando della salvezza, ci invita a sforzarci di “entrare per la porta stretta”, perché molti, afferma, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. “Non vi conosco, non so di dove siete”: dirà il Signore: Quindi aggiunge:

“Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi”.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3


“Vi dico che non so di dove siete, non vi conosco”. La scena che Gesù presenta è altamente drammatica: quegli uomini che bussano per entrare sono animati dalle migliori intenzioni, credono di essere uniti al Signore e immaginano di essere da lui conosciuti. Non sono atei, irreligiosi e anticristiani; solo, essi suppongono qualcosa che non corrisponde alla realtà di fatto, che alla fine si rivela irrimediabilmente a loro. Suppongono di essere conosciuti e riconosciuti dal Signore ma così non è: “Non vi conosco, non so di dove siete”. Essi rispondono citando quelli che secondo loro sono i criteri di riconoscimento, ma non sono quelli i criteri del padrone di casa. Questa pagina di Vangelo ci sprona a rendere sempre più sicura e più piena la nostra appartenenza a Cristo, la nostra vocazione e la nostra elezione, per non dover poi piangere alla fine. Ciò non va da sé, quasi inintenzionalmente, ma chiede uno sforzo: stretta è la porta per la quale si entra nella casa del Padre, larga è invece la via che conduce alla perdizione.







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