Spagna: attentato nei Paesi Baschi attribuito dal governo all'Eta
In Spagna torna la paura nei Paesi Baschi dopo l’esplosione, all’alba di oggi, di
un’autobomba piazzata davanti a una centrale di polizia nella città di Durango. L’attentato
non ancora rivendicato viene, però, attribuito dal ministero degli interni ai separatisti
dell’Eta. Il servizio di Stefano Leszczynski:
Due poliziotti spagnoli
sono rimasti leggermente feriti a Durango, 30 km a est di Bilbao nei Paesi Baschi,
per l’esplosione di un’autobomba. Gli investigatori e i funzionari del ministero degli
interni spagnolo puntano il dito sui separatisti baschi dell’ETA, che a giugno hanno
revocato il cessate il fuoco dichiarato unilateralmente nel marzo 2006. L'attentato
condotto contro la struttura della Guardia Civil non è stato stato preceduto da una
telefonata di avviso, come invece avviene quando vi sia il pericolo di colpire dei
civili. L’esplosivo collocato all’interno di un furgone ha provocato ingenti danni,
anche se non ha fatto vittime. L’atto terroristico non è stato per il momento rivendicato,
ma da settimane ormai il governo spagnolo aveva messo in guardia contro possibili
attentati dell’ETA dopo gli arresti di alcuni esponenti dell’organizzazione terroristica
e il sequestro di ingenti quantitativi di esplosivo. Quello di oggi, se le ipotesi
investigative venissero confermate, sarebbe il primo attentato dell’ETA dal fine del
cessate il fuoco, preceduto dall’attentato all’aeroporto di Madrid nel dicembre scorso.
Un episodio che convinse il premier spagnolo Zapatero ad interrompere ogni possibilità
di negoziato con i terroristi.