Espulsa dagli USA una madre-simbolo messicana immigrata illegalmente: il figlio resterà
a Chicago
Saul Arellano, cittadino statunitense, ha otto anni e resterà a Chicago per andare
a scuola. Sua madre, Elvira Arellano, invece, da domenica si trova a Tijuana, in Messico,
dopo essere stata espulsa dagli Stati Uniti perché immigrata illegalmente nel 1997.
Il suo arresto è avvenuto a Los Angeles, sul sagrato della chiesa di Nostra Signora
Regina degli Angeli, dove si trovava per parlare di immigrazione. Elvira, che da un
anno si era rifugiata all’interno della chiesa metodista di Adalberto, a Chicago,
è da anni un’icona per milioni di immigrati sprovvisti di documenti, che si oppongono
strenuamente alla separazione dai figli, nati negli Stati Uniti. Saul, all’età di
soli sette anni, si era recato davanti alla Camera dei Deputati messicana per chiedere
che la madre restasse negli USA. A Chicago si susseguono le manifestazioni a favore
del ritorno di Elvira: l’altra notte in 30 hanno cantato e pregato alla luce delle
candele, di fronte agli uffici cittadini del Servizio Immigrazione e Frontiere. “Questo
è un altro colpo alla comunità ispanica”, ha dichiarato all’agenzia EFE il sacerdote
cattolico Luis Ángel Nieto, uno dei dirigenti del Movimento del Nuovo Santuario, a
Los Angeles, che ha annunciato che il movimento rafforzerà il suo appello. Secondo
le cifre del Pew Hispanic Center sono oltre 3 milioni i bambini che si trovano nelle
stesse condizioni di Saul. Da ottobre, il Servizio Immigrazione statunitense ha deportato
oltre 220 mila stranieri. (A cura di Valentina Fizzotti)