In Kazakstan, vittoria del partito del presidente Nazarbaiev
E’ arrivata da parte dell’OSCE, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione
in Europa, l’ennesima bocciatura per le elezioni legislative in Kazakstan anche se
sono segnalati “alcuni passi avanti” verso la democrazia. La consultazione, svoltasi
ieri, ha registrato la schiacciante vittoria del partito del presidente Nazarbaiev.
Il nostro servizio:
Il "solito"
plebiscito per il presidente kazako, Nursultan Nazarbaiev, al potere da 18 anni. Le
elezioni di ieri hanno sancito la netta affermazione del suo partito, "Luce della
Patria", che ha ottenuto l’88 per cento delle preferenze. Oltre 8 milioni di elettori,
chiamati a rinnovare il Parlamento, hanno scelto infatti di dargli ancora fiducia.
Nemmeno un seggio nella Camera Bassa per l’opposizione. Dei 7 partiti in lizza, nessuno
è riuscito a superare la soglia del 7 per cento. Lo sbarramento così alto doveva,
nelle intenzioni, assicurare una maggiore presenza della minoranza all’interno delle
istituzioni ma cosi non è stato. A poco dunque sono servite le modifiche costituzionali
approvate prima di queste elezioni che sono state anticipate di due anni dall’esecutivo
di Nazarbaiev. Tra i provvedimenti passati, oltre all’aumento della soglia di sbarramento
anche il sistema proporzionale, che ha fatto crescere il numero dei seggi in Parlamento.
Infine, l’esenzione personale per Nazarbaiev dalla legge che impone non più di due
mandati presidenziali consecutivi. In questo scenario è giunta la bocciatura da parte
dell’OSCE delle elezioni, in passato mai considerate libere né indipendenti dagli
osservatori internazionali. A pesare sul giudizio l’insufficiente trasparenza durante
lo scrutinio e la soglia di sbarramento troppo alta per l'accesso in Parlamento. L'Organizzazione
per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa, pur manifestando le sue preoccupazioni,
ritiene però che l’ex repubblica sovietica stia avanzando verso la democrazia.