Una conferenza internazionale su Iraq e Medio Oriente: la proposta dell'ONU dopo le
ultime stragi - Almeno 9 morti in Afghanistan per attentati e scontri in varie aree
del Paese
In Iraq, dopo la drammatica catena di attentati dei giorni scorsi, il segretario generale
dell’ONU, Ban Ki-moon, ha annunciato una conferenza internazionale sul futuro del
Paese per fine settembre. Sul fronte politico, il premier al Maliki tenta di ricomporre
la crisi di governo promuovendo una nuova alleanza tra curdi e moderati sciiti. Il
nostro servizio:
Sono diverse
le reazioni suscitate dalla più sanguinosa catena di attentatati dalla caduta del
regime di Saddam Hussein, che ha devastato un villaggio curdo del Nord, abitato dalla
comunità degli yazidi, provocando la morte di almeno 400 persone. Il segretario generale
dell'ONU, Ban Ki-moon, dopo un colloquio telefonico con il primo ministro iracheno,
Nouri al Maliki, ha deciso di convocare una conferenza internazionale sul futuro del
Paese, che si terrà al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite entro fine settembre.
Sul fronte interno, invece, il premier iracheno tenta di rilanciare l’azione politica,
annunciando la formazione di una nuova alleanza composta da moderati sciiti e curdi,
alla quale però non hanno voluto aderire i membri della rappresentanza sunnita moderata.
Al Maliki ha spiegato che la nuova alleanza rappresenta il primo passo per sbloccare
la stagnazione politica che ha paralizzato il governo. Sul terreno poi si continuano
a registrare attacchi contro le truppe statunitensi: nelle ultime 24 ore, sono 3 i
soldati morti a Baghdad. Intanto, il Pentagono ha annunciato che, a causa della sovrapposizione
di truppe in partenza e dei rinforzi in arrivo, in autunno il contingente USA raggiungerà
le 171.000 unità, il picco più alto dall’inizio delle operazioni In Iraq.
-
Ennesima giornata di violenze in Afghanistan, dove un attentatore suicida si è fatto
saltare in aria davanti alla casa del governatore del distretto di Kandahar, nel sud
del Paese, uccidendo lo stesso governatore e i suoi tre figli. Altri 5 morti e tre
feriti si registrano poi nell’est del Paese a seguito di una sparatoria tra le forze
della coalizione internazionale e le milizie talebane. Secondo una nota diffusa dal
comando NATO, i soldati hanno aperto il fuoco dopo essere stati colpiti dall'esplosione
di un ordigno in strada.
- Nella Striscia di Gaza, soldati israeliani hanno
fatto esplodere un tunnel sotterraneo, scoperto a 700 metri dal confine con Israele.
Secondo fonti israeliane, era usato da Hamas per il passaggio di propri uomini nello
Stato ebraico. Sul versante politico, il presidente palestinese, Abu Mazen, ha messo
fuori legge le milizie legate ad Hamas. A Gerusalemme, intanto, gli Stati Uniti hanno
firmato ieri un memorandum di intesa che prevede lo stanziamento, nei prossimi
10 anni, di circa 30 miliardi di dollari per aiuti militari ad Israele. Il sottosegretario
di Stato americano, Nicholas Burns, ha affermato che l’obiettivo degli Stati Uniti
è di aiutare Israele a mantenere la superiorità militare in Medio Oriente.
-
In Belgio, rischia di arenarsi nelle sabbie mobili del bilinguismo il nascituro governo
di centro-destra. Le trattative sono state sospese, e dopo 68 giorni oggi il premier
incaricato Leterme riferirà a re Alberto II. Dopo le elezioni, i due partiti cristiano-sociali
e i due liberali, rappresentanti le due maggiori etnie, si erano accordati per governare
insieme. Ma le richieste fiamminghe di maggiore autonomia linguistica, inaccettabili
per i francofoni, hanno finora vanificato ogni sforzo.
- In Grecia, il portavoce
del governo ha annunciato che a settembre, sei mesi prima della conclusione dell’attuale
legislatura, si terranno elezioni legislative anticipate. Il portavoce ha aggiunto
che il primo ministro, Costas Karamanlis, sarà ricevuto dal presidente della Repubblica,
Karolos Papoulias, al quale proporrà lo scioglimento del Parlamento e la convocazione
delle elezioni per il 16 settembre.
- Entro la fine del mese tutti i giocattoli
dell’azienda americana Mattel, prodotti in Cina e ritenuti pericolosi a causa di magneti
e vernici tossiche, saranno ritirati dagli scaffali dei negozi italiani. E’ quanto
ha dichiarato questa mattina Emilio Petrone, amministratore delegato di Mattel Italia,
precisando che “la decisione di ritirare dal commercio alcuni prodotti non in regola
con le norme di sicurezza è del tutto volontaria e soprattutto preventiva”. Negli
Stati Uniti, intanto, milioni di prodotti sono già stati ritirati,. mentre in Cina
si teme una considerevole perdita di posti di lavoro. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
In gioco
non c'è solo la reputazione della nota azienda americana ma, soprattutto, la credibilità
del governo cinese che adesso teme l’adozione di misure e leggi protezioniste. Intanto,
è già arrivato l’avvertimento dell’Unione Europea: senza miglioramenti sul fronte
della sicurezza dei prodotti – ha detto una portavoce della Commissione Europea –
“è possibile una messa al bando all’importazione di giocattoli dalla Cina”. Nel Paese
asiatico, gli standard di sicurezza non sempre vengono rispettati. Lo scorso 2 agosto
erano già stati ritirati circa un milione e mezzo di giocattoli, distribuiti in gran
parte negli Stati Uniti, dopo che alcuni bambini avevano accusato problemi di salute,
tra cui danni cerebrali. Il governo cinese ha subito stilato una lista di 400 aziende
produttrici che non rispettano gli standard di sicurezza richiesti e ha annunciato
nuove norme di controllo sulla qualità dei prodotti. Ma secondo varie agenzie internazionali,
l’esecutivo di Pechino non ha preso, finora, iniziative adeguate per garantire la
sicurezza dei prodotti ed era a conoscenza della pericolosità dei giocattoli fin da
marzo. In questi giorni, per cercare di fare chiarezza è stata anche aperta un’indagine.
Ma non sono solo i giocattoli ad essere sotto inchiesta: un rapporto, diffuso oggi
dall’Ufficio informazioni del Consiglio di Stato cinese, ha rivelato che quasi il
15 per cento dei prodotti cinesi non ha superato i controlli di qualità nella prima
metà di quest’anno. In vari Stati, sono inoltre risultati contaminati e potenzialmente
in grado di creare danni irreparabili anche dentifrici, cibi per cani, bigiotteria,
e vari prodotti alimentari cinesi. Molte grandi società, non solo statunitensi, che
hanno affidato gran parte della loro produzione alle aziende cinesi per il basso costo
del lavoro, adesso cominciano a ripensare le proprie strategie di mercato.
-
Primi segnali di schiarita dopo la crisi finanziaria legata ai mutui statunitensi.
Le principali Borse europee che, dopo un avvio incerto, hanno cominciato a muoversi
in territorio positivo. In caduta libera, invece, la Borsa di Tokyo che ha influenzato
negativamente anche le altre piazze asiatiche.
- Non dà tregua la morsa di
caldo che attanaglia il Giappone dall’inizio della settimana. Ieri, si è registrato
un nuovo record delle temperature, con il termometro che ha toccato per la prima volta
i 40,9 gradi, dato rilevato in due città dell’entroterra. Anche sul monte Fuji, montagna
sacra del popolo nipponico, è stata raggiunta la temperatura più elevata degli ultimi
65 anni. Un clima rovente che ha causato finora almeno 5 morti e il ricovero in ospedale
di 140 persone.
- Negli Stati Uniti, tre persone sono morte e sei sono rimaste
ferite a seguito di una frana in una miniera dello Utah. Si tratta della squadra
di soccorritori che cercava di raggiungere i sei minatori che da 11 giorni sono intrappolati
in un tunnel della miniera. L’incidente è stato provocato da uno smottamento del terreno
avvenuto mentre i soccorritori stavano scavando una galleria per raggiungere i dispersi.
Dopo la frana sotterranea non è più stato stabilito alcun contatto con i minatori
e non è stato reso noto quando le operazioni di soccorso riprenderanno. (Panoramica
internazionale a cura di Marco Guerra)
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