Entro la fine del mese tutti i giocattoli dell’azienda americana Mattel, prodotti
in Cina e ritenuti pericolosi a causa di magneti e vernici tossiche, saranno ritirati
dagli scaffali dei negozi italiani. E’ quanto ha dichiarato questa mattina Emilio
Petrone, amministratore delegato di Mattel Italia, precisando che “la decisione di
ritirare dal commercio alcuni prodotti non in regola con le norme di sicurezza è del
tutto volontaria e soprattutto preventiva”. Negli Stati Uniti, intanto, milioni di
prodotti sono già stati ritirati,. mentre in Cina si teme una considerevole perdita
di posti di lavoro. Il servizio di Amedeo Lomonaco:00:01:39:19
In
gioco non c'è solo la reputazione della nota azienda americana ma, soprattutto, la
credibilità del governo cinese che adesso teme l’adozione di misure e leggi protezioniste.
Intanto, è già arrivato l’avvertimento dell’Unione Europea: senza miglioramenti sul
fronte della sicurezza dei prodotti – ha detto una portavoce della Commissione Europea
– “è possibile una messa al bando all’importazione di giocattoli dalla Cina”. Nel
Paese asiatico, gli standard di sicurezza non sempre vengono rispettati. Lo scorso
2 agosto erano già stati ritirati circa un milione e mezzo di giocattoli, distribuiti
in gran parte negli Stati Uniti, dopo che alcuni bambini avevano accusato problemi
di salute, tra cui danni cerebrali. Il governo cinese ha subito stilato una lista
di 400 aziende produttrici che non rispettano gli standard di sicurezza richiesti
e ha annunciato nuove norme di controllo sulla qualità dei prodotti. Ma secondo varie
agenzie internazionali, l’esecutivo di Pechino non ha preso, finora, iniziative adeguate
per garantire la sicurezza dei prodotti ed era a conoscenza della pericolosità dei
giocattoli fin da marzo. In questi giorni, per cercare di fare chiarezza è stata anche
aperta un’indagine. Ma non sono solo i giocattoli ad essere sotto inchiesta: un rapporto,
diffuso oggi dall’Ufficio informazioni del Consiglio di Stato cinese, ha rivelato
che quasi il 15 per cento dei prodotti cinesi non ha superato i controlli di qualità
nella prima metà di quest’anno. In vari Stati, sono inoltre risultati contaminati
e potenzialmente in grado di creare danni irreparabili anche dentifrici, cibi per
cani, bigiotteria, e vari prodotti alimentari cinesi. Molte grandi società, non solo
statunitensi, che hanno affidato gran parte della loro produzione alle aziende cinesi
per il basso costo del lavoro, adesso cominciano a ripensare le proprie strategie
di mercato.