Il cordoglio del Papa per le oltre 500 vittime causate dal disastroso terremoto in
Perù
In un telegramma inviato ai vescovi del Perù, il Papa si dice addolorato, vicino ai
familiari delle vittime del recente terremoto e sollecita le istituzioni e le persone
di buona volonta' a prestare con carita' e spirito di solidarieta' cristiana il necessario
aiuto ai danneggiati''. Il Perù chiede aiuto alla comunità internazionale per far
fronte alla gravissima emergenza causato dal violento terremoto che due notti fa ha
devastato la regione costiera a sud della capitale Lima, tra le città di Ica, Pisco
e Cincha. Il bilancio delle vittime ormai supera i 500 morti, 1000 feriti con gravissimi
danni materiali e potrebbero essere ancora tantissime le persone ancora in vita sotto
le macerie. Intanto, lentamente cominciano ad affluire i soccorsi nella zona terremotata.
Il servizio di Maurizio Salvi:
Sulla situazione
nella zona terremotata abbiamo raccolto il commento di mons. Guido Breña Lopez, vescovo
di Ica, intervistato da Giancarlo La Vella:
R. – Ci
sono centinaia di famiglie che non hanno un posto dove andare adesso. Inoltre il Ministero
della Salute ha detto che gli ospedali non sono preparati ad affrontare quanto è successo.
Bisogna avere tempo per rendersi conto della situazione reale, perché al momento non
sappiamo ancora quanti siano i morti. Il terremoto è stato veramente fortissimo. Io
mi trovavo nella residenza episcopale e ho pensato che veramente fosse arrivata la
fine per tutti. In città la maggior parte delle abitazioni più antiche sono cadute
e lo stesso è avvenuto nella zona agricola.
D. – Eccellenza, conferma il crollo
di una chiesa proprio durante una cerimonia religiosa?
R. – Sì, le torri della
chiesa del Senor de Luren sono cadute e dicono che ci siano stati quattro morti. E’
caduta anche parte dell'edificio e sono crollate anche altre chiese antiche. Non c’è
luce, non c’è acqua, non c’è da mangiare. Il governo ha detto che farà di tutto per
aiutare la gente e così anche la Chiesa ela Caritas del Perù sperano di poter fare
qualcosa.
D. – Il presidente Garcia ha dichiarato lo stato di emergenza nella
regione colpita dal terremoto. Già sono partiti gli aiuti?
R. – Non so se siano
arrivati. Mancano i medici, mancano le medicine. Non c’è luce e non c’è alcun modo
di comunicare in città . Io stesso non sapevo che fosse caduta la chiesa del Senor
de Luren. Volevo parlare con il parroco, ma non c’era il telefono in quel momento.
La situazione è questa: è veramente difficile.