I mille anni dell’Abbazia di San Liberatore a Maiella, in Abruzzo
Con un ricco cartellone di iniziative e celebrazioni, l’Abbazia di San Liberatore
a Maiella, splendido esempio di architettura romanica in provincia di Pescara, festeggia
il primo millennio di vita. Le celebrazioni per l’importante ricorrenza culmineranno
il 15 e il 16 settembre prossimi, con la visita di una delegazione di benedettini
di Montecassino, in memoria di una “figliolanza” spirituale che, nei secoli, ha reso
questo fiorente monastero l’avamposto in Abruzzo del monachesimo cenobita cassinate.
Il significato di questa esperienza – riferisce il quotidiano Avvenire – è stato rievocato
nei giorni scorsi da mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, che ha concelebrato
la Messa di apertura dei festeggiamenti, insieme al parroco e a numerosi giovani benedettini
giunti dai monasteri di tutta Italia. Parlando del monachesimo come “passaggio di
Dio”, alla luce delle letture della liturgia, incentrate sul passaggio del Mar Rosso
e su quello “sanante” di Gesù tra gli uomini, mons. Forte ha osservato che “il monaco
è colui che vive alla presenza del Dio che passa e proprio così santifica ogni istante,
accogliendolo come dono di Dio da offrigli nella lode, nella custodia del creato e
nella carità fraterna”. Riferendosi poi all’Abbazia di San Liberatore, il presule
ha sottolineato che “la celebrazione del millenario ci fa leggere questo meraviglioso
monumento come una traccia del passaggio di Dio nella vita monastica, da riscoprire
oggi per la vita di tutti noi, nelle tensioni e nei dinamismi del nostro villaggio
globale e del post-moderno, così bisognosi di essere verificati sulla Verità del Dio
vicino e sanati nella forza del suo amore che viene a toccarci”. Oltre agli eventi
di carattere prettamente religioso, il programma di festeggiamenti prevede anche spettacoli,
serate a tema e dibattiti. (R.M.)