Africa australe: prevista una crescita economica del 7%
Potranno contare su una crescita del 7% i 14 Stati membri della Comunità di sviluppo
dell'Africa australe (SADC), che l’anno scorso hanno conseguito un aumento dei rendimenti
economici in termini di produzione e reddito pro capite e un tasso di crescita del
5%. Lo ha dichiarato Tomaz Augusto Salomao, segretario esecutivo della SADC, al termine
del vertice di due giorni del Consiglio dei ministri dell'organizzazione nella capitale
della Zambia, Lusaka. Nel 2006 - riferisce l’agenzia MISNA - la SADC ha registrato
una crescita media del 4,1% del reddito pro capite: un tasso superiore al 3,4% conseguito
nello stesso periodo nell'Africa sub-sahariana. Salomao ha però segnalato la persistenza
di disparità tra i Paesi membri: se l'Angola, esportatore di petrolio, vanta il Prodotto
interno lordo (PIL) più alto (18,6%), seguito da Mozambico e Malawi, rispettivamente
con 7,9% e 7,4%, quattro Paesi del blocco non raggiungono neppure il 3% e lo Zimbabwe
ha persino accusato una crescita negativa del 4,4%. Con una popolazione di 230 milioni
di abitanti e un PIL di oltre 200 miliardi di euro, la SADC è una delle principali
organizzazioni subregionali del continente africano. Fondata nel 1980 dai governi
di nove paesi dell'Africa australe per rafforzare le condizioni economiche della regione,
la Comunità di sviluppo attualmente annovera 14 Paesi membri: Angola, Botswana, Repubblica
democratica del Congo, Lesotho, Madagascar, le Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia,
Sudafrica, Swaziland, Tanzania, Zambia e Zimbabwe. (R.M.)