Afghanistan: vasta offensiva delle forze della coalizione contro i talebani
In Afghanistan, anche oggi le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti sono
impegnate nella vasta offensiva contro le milizie talebane, asserragliate nelle grotte
di Tora Bora. Intanto, i talebani hanno annunciato che a breve potrebbero riprendere
le trattative per la liberazione dei 19 ostaggi sudcoreani, mentre il ministro della
Difesa britannico ha accusato l’Iran di armare gli integralisti islamici. Il nostro
servizio:
In Afghanistan
prosegue la vasta offensiva della coalizione internazionale contro i miliziani talebani
vicini ad al Qaeda, nascosti nelle montagne di Tora Bora, nei pressi del confine con
il Pakistan. Si tratta di un’operazione congiunta, condotta da forze statunitensi
e afgane, con mezzi aerei e terrestri. Finora non è trapelato alcun bilancio sul numero
delle vittime, tuttavia il portavoce della coalizione guidata dagli Stati Uniti ha
riferito che al momento non se ne contano molte e che i tiri di precisione hanno “consentito
di evitare feriti o morti tra i civili”. Sembra poi che si stia aprendo qualche spiraglio
sul fronte delle trattative per 19 ostaggi sudcoreani ancora nelle mani dei miliziani:
il portavoce dei talebani ha infatti annunciato che a breve dovrebbero riprendere,
nella sede della Croce Rossa a Ghazni, nel sud del Paese, le trattative tra la delegazione
di Seul e i talebani, che continuano a porre come condizione per il rilascio degli
ostaggi la liberazione di alcuni miliziani detenuti nelle prigioni di Kabul. La notizia
non è stata, però, confermata dalle autorità sudcoreane. Si registrano, infine, le
dichiarazioni del ministro della Difesa britannico Des Browne, che in un'intervista
al quotidiano The Guardian ha accusato l'Iran di addestrare e armare le milizie talebane.