Le alluvioni devastano la Corea del Nord: il Governo chiede l'aiuto internazionale
Le alluvioni che hanno colpito la Corea del Nord in questi giorni, hanno causato la
morte o la scomparsa di centinaia di persone: circa 63.000 le famiglie rimaste senza
casa. Le piogge monsoniche particolarmente intense hanno inoltre inondato decine di
migliaia di ettari di terreni coltivati, si teme quindi per la sussistenza alimentare
della popolazione, già provata dalle consuete carenze di cibo. Secondo l'agenzia nordcoreana
Kcna i nubifragi hanno anche distrutto circa 800 edifici pubblici, oltre 540 ponti,
settanta tratti di ferrovie e almeno 1.100 veicoli, pompe e motori elettrici. Le autorità
del Paese hanno lanciato un accorato appello alla comunità internazionale. Paul Risley,
portavoce in Asia del PAM, ha infatti confermato che il governo di Pyongyang ha inviato
all'Agenzia delle Nazioni Unite un rapporto in cui si parla di decine di migliaia
di ettari di terreno coltivato che sono stati sommersi dal fango, e dove viene avanzata
una preliminare richiesta di aiuto. Risley ha poi annunciato che un team di esperti
dell'agenzia si sta già dirigendo verso le zone più colpite dalle alluvioni (M.G.).