Continuano i disordini e le violenze a Timor est, la piccola repubblica asiatica indipendente
dal 2002, dopo la nomina a premier di Xanana Gusmao, il principale leader del processo
di emancipazione dall’Indonesia. A contestare il nuovo esecutivo è il maggiore partito
del passato governo, il Fretilin, che ha dato il via a scontri e incidenti post-elettorali.
Nella capitale Dili è tornata la calma, grazie alla forte presenza delle forze di
sicurezza internazionali a guida ONU, ma in altre province, soprattutto nella parte
orientale del Paese, sarebbero migliaia le persone costrette alla fuga. Sui motivi
di questi disordini, Stefano Leszczynski ha intervistato Riccardo Noury, portavoce
di Amnesty International in Italia.