2007-08-11 12:12:10

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa 19.ma Domenica del Tempo Ordinario la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù ci invita a restare svegli e ad essere pronti nell'attesa di Dio. Quindi esorta i suoi discepoli a non temere, perché Dio è Padre:

“Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3
 
C’è sempre un ultimo o penultimo timore che blocca l’uomo e lo inibisce nella sua risposta a Cristo. C’è sempre una residuale punta di esitazione che impedisce la totalità della concessione, della cessione di noi stessi a Lui. Per questo Gesù esordisce con il suo ripetuto: “Non temete. Non temere. Tutto è vostro, illimitatamente”. E da questa premessa trae la conseguenza: “Vi è stato dato tutto, vi viene dato tutto. Date tutto. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Il dare è presentato sotto l’aspetto del servire, del servire il Signore, e quindi come prontezza, assiduità, essere desti. Due aspetti del servizio risaltano. Il primo, è quello del legame diretto con il Signore, l’attesa di Lui, l’attesa insonne senza pause. Il secondo, è quello del contenuto del lavoro che ci è stato affidato. In tutto ciò siamo fortemente contrastati da tutte le forme di addormentamento sociale, da tutti gli anestetici e le droghe che ogni giorno e in ogni frangente ci vengono propinati. Siamo contrastati da una quasi maggioranza di sonnambuli, che ormai popola le nostre città, dalla mole di coloro che sembrano svegli, che sembrano vivi, ma che appunto sembrano, ma non lo sono, non lo sono più o non lo sono ancora.







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