La Giordania apre le scuole a 50 mila bambini iracheni e risponde all’appello di UNICEF
e ACNUR per il diritto all’istruzione dei profughi
Entro settembre 50 mila piccoli profughi iracheni potranno frequentare le scuole statali
in Giordania. La decisione del governo giordano, riferita dall’agenzia AsiaNews, è
la risposta all’appello dell’UNICEF e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati (ACNUR), lanciato a Ginevra a fine luglio. Il piano di sostegno ai
Paesi che accolgono i rifugiati, presentato delle due agenzie dell’ONU, prevede la
fornitura di scuole prefabbricate, la ristrutturazione di edifici già esistenti e
il potenziamento dei servizi idrici e igienico-sanitari. Con più di 750 mila profughi,
la Giordania è uno dei Paesi che risente maggiormente dell’esodo dei cittadini iracheni,
insieme a Egitto, Libano e Siria, che da sola ospita oltre un milione di rifugiati.
Degli oltre 2 milioni di iracheni in fuga, 500 mila sono bambini in età scolare e
la maggior parte di essi non ha accesso all’istruzione. (V.F.)