Si apre questa sera il Rossini Opera Festival di Pesaro
Si inaugura questa sera la ventottesima edizione del Rossini Opera Festival di Pesaro
con una nuova produzione dell’Otello di Gioachino Rossini diretta da Renato Palumbo
e interpretata da uno splendido cast vocale. La regia affidata a Giancarlo Del Monaco,
figlio del famoso tenore Mario. Il servizio di Luca Pellegrini:
Tre titoli
e tre meraviglie per l’edizione 2007 del Festival dedicato al compositore pesarese.
Il sipario dell’Adriatic Arena si apre questa sera sulle drammatiche vicende del Moro
di Venezia, Otello, opera che necessita di ben tre tenori di altissima levatura. Domani
sera ritorna Il Turco in Italia nell’apprezzata regia di Guido De Monticelli e, infine,
attesissima è La gazza ladra, considerata una delle più felici partiture di Rossini.
Un festival che guarda costantemente al proprio futuro e si trova quest’anno ad affrontare
titoli e produzioni particolarmente impegnative, come commenta il Sovrintendente del
ROF, Gianfranco Mariotti:
“Siccome
non abbiamo titoli nuovi dal punto di vista musicologico, il catalogo di Rossini è
quasi interamente restituito, adesso abbiamo nel mirino Sigismondo, che è l’ultima
opera di cui esiste l’autografo di Rossini. Quest’anno abbiamo scelto due titoli che
hanno un grosso avviamento nel titolo per la Gazza ladra ma che non sono così note
perchè l’Otello di Rossini è un’opera del ’16, ed è una di quelle che sono sparite
dai cartelloni già dalla metà dell’800. La Gazza ladra è un’opera di cui tutti conoscono
la sinfonia ma che è pochissimo rappresentata, anche perché è molto impegnativa come
casting. I nostri registi, Del Monaco per l’Otello e Damiano Micheletto per la Gazza
ladra, hanno entrambi scelto una lettura insolita, il primo di tipo metafisico: la
vicenda di Otello è situata in uno spazio astratto, un incubo di mare e cielo. Damiano
Micheletto, invece, ha scelto una chiave onirica: tutta la vicenda della sfortunata
servetta, accusata ingiustamente del furto delle posate, vista come il sogno di una
bambina che poi è la gazza. Crediamo che saranno due proposte che faranno discutere,
che poi è la nostra funzione di Festival”.
Curiosità
del cartellone 2007: ben diciassette cantanti provengono dall’Accademia Rossiniana
e, dunque, sono stati formati proprio a Pesaro. Tra questi, le tre protagoniste femminili,
ossia Olga Peretyatko, Alessandra Marianelli e Mariola Cantarero. Che cosa significa
questo per il Festival rossiniano?
“Significa la
realizzazione di una strategia che viene da lontano, dal 1990, quindi siamo alla 18.ma
edizione dell’Accademia rossiniana, che è quella di formare un tipo di interprete
moderno per un repertorio che ha bisogno, per essere affrontato, non solo di tecnica
e voce ma anche di una mentalità, di una cultura, di un’attrezzatura mentale, che
mancava anche ai grandi primi interpreti leggendari della Rossini-renaissance”.