2007-08-08 14:56:16

Iraq: raid americano su Sadr City


Scia di sangue in Iraq. Forze di sicurezza americane hanno bombardato il quartiere sciita di Sadr City, a Bagdad, provocando un numero imprecisato di vittime. L’attacco avviene nel primo giorno di coprifuoco, su tre decretati, in vista dell’annuale pellegrinaggio sciita nella capitale irachena. E proprio il tema della sicurezza è nell’agenda nei colloqui del premier Al Maliki giunto oggi in Iran. Il nostro servizio:RealAudioMP3

30 vittime per alcune fonti, 13 per altre. E’ ancora imprecisato il bilancio di un raid aereo americano sul grande quartiere sciita di Sadr City di Baghdad dove vivono due milioni di persone. Un’azione, compiuta con elicotteri, diretta contro una cellula terroristica ritenuta al centro di un traffico di armi con l'Iran: 12 i militanti arrestati, tra questi Amer al Husseini, capo del Comitato sociale dell'Ufficio del leader radicale sciita Moqtada Sadr. Per il comando americano, le vittime sono tutte ribelli, in base a fonti ospedaliere invece sarebbero 13 i morti, in particolare donne e bambini. L’agguato avviene nel primo giorno di coprifuoco, dei tre decretati a Bagdad, in vista dell’annuale pellegrinaggio sciita, iniziato in anticipo rispetto al previsto. Particolare attenzione nel quartiere di Kadhimiya che ospita la tomba dell’imam Musa Kadhim, e dove migliaia di persone sono attese per commemorarne l’anniversario della morte. Nel 2005 l’evento fu bagnato dal sangue: mille pellegrini morirono nella calca per il panico creato dall’allarme sulla presenza di un kamikaze. In questo clima di incertezza, il premier iracheno Al Maliki è arrivato a Teheran. La visita giunge dopo gli incontri a Bagdad con i delegati statunitensi e iraniani che hanno deciso la nascita di una commissione trilaterale, della quale farà parte anche Baghdad, per riportare la stabilità nel Paese del Golfo.







All the contents on this site are copyrighted ©.