Elezioni suppletive in Libano: cristiani divisi da Damasco
Cruciali elezioni ieri nella regione cristiana del Metn, a nord di Beirut. Nel voto
suppletivo, per eleggere due nuovi deputati a sostituire gli assassinati Pierre Gemayel
e Walid Eido, hanno vinto un candidato antisiriano, Mohammad Amin Itani, ed un esponente
filosiriano, Camille Khoury. Gli elettori cristiani si sono trovati divisi nel seguire
le indicazioni del generale Michel Aoun, vicino a Damasco, e dell'ex presidente Amin
Gemayel, leader dei cristiani antisiriani. Il voto ha creato forti tensioni: scontri
a Beirut hanno provocato il ferimento di una persona. Ora si aspettano le presidenziali,
previste a settembre, per le quali si è candidato lo stesso generale Aoun. Ma rimane
la spaccatura nella compagine cristiana, divisa tra l’opposizione filosiriana e il
governo sostenuto dai Paesi occidentali. Ce ne parla il giornalista libanese Camille
Eid, del quotidiano Avvenire, intervistato da Giada Aquilino:
R. –
I risultati rispecchiano questa divisione nel campo cristiano in maniera eloquente.
Alcuni vedono questo come un segno di pluralismo all’interno della società cristiana
libanese, che altre comunità – se pensiamo ai sunniti, ai drusi o agli sciiti – non
hanno, per cui ci sono dei vantaggi ma anche dei dissidi, dei risultati negativi.
D.
– In uno dei due seggi, ha vinto di stretta misura il candidato del leader dell’opposizione
Aoun; proprio Aoun ha annunciato la candidatura alle presidenziali. Che voto si preannuncia?
R.
– E’ una partita serrata, quella delle elezioni presidenziali, perché Aoun si era
candidato molto tempo fa; molti partiti lo sostengono. Dall’altra parte, non abbiamo
un solo candidato: abbiamo più candidati, taciti candidati, finché non c’è il rivale
di Aoun non possiamo capire chi sia in grado di farcela. Aoun ha dalla sua parte gli
sciiti, anche se non lo hanno dichiarato ufficialmente, però non è più considerato
come prima una specie di ago della bilancia tra i due campi opposti, ma lo considerano
un po’ schierato, soprattutto dopo l’intesa che ha siglato con Hezbollah. E’ una candidatura
controversa, quella di Aoun, perché anziché unire i cristiani o i libanesi in generale,
rischia di dividerli ulteriormente.
D. – La partecipazione
alla competizione nel Metn dell’ex presidente Gemayel, cosa ha dimostrato? Quanto
è forte oggi la coalizione che sostiene il governo Siniora?
R.
– E’ forte quanto è forte l’opposizione, almeno in questo distretto, perché Aoun,
alle elezioni del 2005, aveva ottenuto il 63% circa e quindi per Aoun è stata una
vittoria; ma alla fine, è perdente, perché è calato al 51-50%, mentre Gemayel ha aumentato
il suo consenso e questo dimostra che c’è stato comunque uno spostamento della popolazione
da Aoun al campo dei partiti della maggioranza. Questo è dovuto, ovviamente, a molti
fattori, soprattutto a quella intesa siglata dal partito di Aoun con gli Hezbollah.