In Pakistan, pubblicata una nuova versione della Bibbia in lingua urdu
1455 pagine contro le 1665 delle vecchie edizioni e 5 cartine a colori. E’ composta
così la nuova Bibbia in lingua urdu, redatta interamente al computer e presentata
nei giorni scorsi dalla chiesa pakistana attraverso una serie di iniziative. Lo riferisce
AsiaNews. Un lavoro lungo, durato 5 anni, iniziato nell’aprile del 2002 con la nascita
della Catholic Bible Commission guidata dall’arcivescovo di Karachi, mons.
Evarist Pinto, e da Emmanuel Asi, esperto di testi sacri. Da almeno 25 anni si susseguivano
gli inviti a rivedere e modificare le parole della vecchia lingua persiana e araba
cadute ormai in disuso, il lavoro svolto ha significato un aggiornamento dei testi
in “versioni sempre più fedeli al significato originario” ha scritto mons. Pinto in
un messaggio ai fedeli. Il 29 luglio scorso, con una Messa celebrata da mons. Joseph
Coutts, vescovo di Faisalabad, è stata presentata la nona edizione della Bibbia in
lingua urdu, un evento che si è ripetuto in tutte le chiese del Paese. Durante la
celebrazione, il presule ha invitato a “testimoniare la parola di Dio in ogni gesto
della vita quotidiana, accogliendola nelle case e nei cuori di ciascuno”. Nell’omelia
della Messa, padre Aftab James Paul, membro della commissione che ha curato la revisione
della Bibbia, ha sottolineato la semplificazione del testo ed ha fatto appello ai
fedeli affinché nelle loro case se ne possa tenere una copia “per testimoniare con
forza la propria appartenenza alla comunità cristiana”. (B. C.)