2007-08-05 13:31:53

Il cardinale Martino in Uganda lancia un appello per il reinserimento nella società degli ex bambini soldato


Prosegue la missione in Uganda del cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Oggi a Kampala ha incontrato una nutrita delegazione di missionari con i quali ha parlato del dramma degli ex bambini soldato: una questione - ha detto - che non può essere considerata risolta "semplicemente perché sono cessate le ostilità in un Paese dove fino a ieri questi minori erano impegnati in azioni belliche”. Da Kampala il servizio di padre Giulio Albanese:RealAudioMP3


Il porporato ha auspicato un maggiore coinvolgimento da parte delle Comunità internazionale nel far fronte ad una emergenza che rimane una questione aperta, in molti Paesi dove le intese negoziali non sono riuscite a garantire un proficuo reinserimento degli ex combattenti nella società civile. Non basta risentirsi quando un giovane imbraccia un fucile – ha detto il porporato – ma occorre anche levare la propria indignazione di fronte a tanta gioventù che, dopo innumerevoli patimenti, è finita poi per strada, costretta all’accattonaggio. Così ha commentato il cardinale Martino, sottolineando che gli ex bambini soldato hanno bisogno di solidarietà. E’ importante impegnarsi affinché possano davvero godere di una sana istruzione e di un conseguente accompagnamento per entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro. Secondo il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace i donors internazionali devono impegnarsi nel garantire linee di finanziamento adeguate per progetti di riabilitazione degli ex combattenti.

 
Il cardinale Martino si recherà domani nel distretto settentrionale di Gulu, nel Nord Uganda, per compiere una visita come stretto collaboratore di Benedetto XVI nei campi profughi, dove vivono ancora alcune delle vittime della sanguinosa guerra civile che, dalla fine degli anni Ottanta, ha causato morte e distruzione nel Nord Uganda. Il cardinale Martino ha anche espresso apprezzamento per l’impegno profuso dal governo di Kampala a livello negoziale, non fosse altro perché i ribelli, i famigerati ribelli del Lord’s Resistance Army, hanno praticamente deposto le armi in Uganda. Ma il porporato ha anche evidenziato che la vera pace esige un rinnovato impegno contro la miseria che attanaglia il Nord Uganda. (Per la Radio Vaticana, Giulio Albanese, Kampala, Uganda)







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