Il cardinale Martino, in Uganda come inviato del Papa al Consiglio Mondiale degli
studenti cattolici, esorta i giovani a cercare la verità e a promuovere i valori della
giustizia
E’ necessario riservare una speciale attenzione alla verità, alla giustizia e alla
libertà: è quanto ha sottolineato il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente
del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, inviato del Papa a Kampala,
in Uganda, al Consiglio Mondiale del Movimento cattolico studentesco internazionale.
Il porporato, incoraggiando i giovani ad un impegno più forte per un futuro migliore,
ha voluto ricordare, in particolare, coloro che soffrono e gli ex bambini soldato.
Dall’Uganda, il servizio di Giulio Albanese:
Trecento
i partecipanti al World Council dell’International WCS, il movimento ecclesiale che
riunisce gli studenti di scuole superiori e universitari a livello mondiale. Duecento
i delegati, in rappresentanza dei cinque continenti: dalle Isole Fiji agli Stati Uniti,
dal Sudafrica al Sudan, dal subcontinente indiano all’America Latina. La delegazione
naturalmente più nutrita è quella ugandese, Paese ospitante. Una cornice, dunque,
di festa, nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Oggi è piovuto a dirotto
qui a Kampala, la capitale ugandese, nel giorno dell’apertura ufficiale dei lavori
del World Council del WCS, al Gaba National Seminary, alla presenza del cardinale
Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, dei
vescovi della conferenza episcopale ugandese e dei giovani che sono i veri protagonisti
di questa manifestazione.
Il pensiero nella preghiera
durante la Santa Messa, che è ancora in corso, è stato rivolto a coloro che soffrono,
in particolare nel nord Uganda, agli ex bambini soldato, quelli che un tempo militavano
nelle fila del Lord’s Resistant Army, i famigerati ribelli che hanno seminato, per
oltre un ventennio, morte e distruzione nelle regioni settentrionali dell’Uganda.
Una gioventù bruciata che ha voglia di redenzione, voglia di tornare a scuola. Il
cardinale Martino, nel suo intervento, ha sottolineato la centralità del valore della
Dottrina sociale della Chiesa, portando il saluto accorato del Santo Padre. Un intervento,
quello del porporato, a 360 gradi, con speciale attenzione ai valori della verità,
della giustizia, dell’amore e della libertà. Gli studenti rappresentano una straordinaria
risorsa per la Chiesa, perché rappresentano il futuro. Loro sono il domani della società
nel mondo ormai villaggio globale.