Almeno 9 morti per il crollo di un ponte sul Mississipi
Era stato costruito quaranta anni fa, nel 1967, il ponte sul Mississipi crollato ieri
a Minneapolis, provocando la morte di diverse persone. Lungo 600 metri, a campata
unica, il ponte era stato recentemente ispezionato senza che emergessero rischi strutturali.
Ma, in realtà, problemi erano già stati segnalati nel 2001. La stampa locale afferma,
poi, che una commissione di esperti aveva ritenuto troppo costoso consolidare la struttura,
suggerendo la costruzione di un nuovo ponte. Il servizio di Beatrice Bossi:
La strage
è avvenuta, ieri sera, nello Stato del Minnesota, all’ora di punta. Un ponte autostradale
è crollato sul fiume Mississippi, all’altezza della città di Minneapolis. Quotidiani
locali riferiscono di almeno 9 morti, 20 dispersi e 60 feriti, 22 dei quali in condizioni
critiche. Sono ancora da stabilire le cause del cedimento. Il ministro della Sicurezza
Interna, Michael Chertoff, ha comunque assicurato che l’episodio non è collegato ad
atti di terrorismo. Al momento del cedimento, sulle otto corsie del ponte, transitavano
circa 60 auto, tra cui un autobus che trasportava bambini di ritorno da un campo estivo.
Tutti i bimbi sono stati salvati. Il bilancio, però, sembra destinato ad aggravarsi.
I soccorritori, infatti, escludono che tra le macerie del ponte e le lamiere delle
auto, precipitate nel fiume, possano esserci superstiti. Alcuni veicoli sono precipitati
per oltre venti metri. Centinaia di vigili del fuoco e poliziotti sono ancora al lavoro,
ma l’arrivo di un forte temporale rende i soccorsi più difficili. Il governatore del
Minnesota, Tim Pawlenty, ha dichiarato che il ponte, costruito 40 anni fa, era stato
ispezionato per l’ultima volta nel 2004 senza che fossero emersi difetti strutturali.
Sul ponte transitavano in media, ogni giorno, circa 200 mila veicoli.