L'Onu vara la missione internazionale in Darfur. Sul terreno, l'impegno di Medici
Senza Frontiere
Duecentomila morti e due milioni e mezzo di profughi. Sono queste le cifre che sintetizzano
il dramma delle popolazioni del Darfur, vittime di una guerra civile che dura dal
2003. Per mettere fine alla violenza quotidiana, le Nazioni Unite e l’Unione africana
hanno dato vita all’UNAMID, un contingente militare di 26mila uomini. Il servizio
di Giulio Albanese:
E intanto
la regione sudanese continua ad essere un campo di battaglia. E’, infatti, di almeno
34 vittime il bilancio degli scontri di ieri fra tribù arabe, in lotta per il controllo
della zona a ovest di Nyala. La scorsa settimana, in analoghi combattimenti erano
morte altre 16 persone. Sulla situazione nella regione sudanese, Giada Aquilino ha
raccolto la testimonianza di Konstantinos Moschochorìtis, direttore generale di Medici
Senza Frontiere-Italia, organizzazione che da anni opera nella zona: