2007-07-30 15:06:49

Il Papa invita a pregare per la Chiesa in Cina: un mese fa la pubblicazione della sua Lettera ai cattolici nella Repubblica popolare cinese


“Perché la Chiesa in Cina testimoni una sempre maggiore coesione e possa manifestare l’effettiva e visibile comunione con il Successore di Pietro”: questa l’intenzione missionaria di preghiera proposta da Benedetto XVI per il mese di agosto. Ascoltiamo in proposito una riflessione di padre Vito Del Prete, segretario generale della Pontificia Unione Missionaria, trascorso un mese esatto - oggi - dalla pubblicazione della Lettera del Santo Padre ai fedeli della Chiesa cattolica che vivono nella Repubblica popolare cinese. L’intervista è di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

D. – Padre Vito, la Lettera del Papa ha suscitato un grande interesse mediatico internazionale, che si è però spento nel giro di pochi giorni, ma non certo si è spento l’interesse tra i destinatari della Lettera, richiesti di raccogliere una grande sfida...

 
R. – Io credo che i mass media, erano più interessati a sapere quali tendenze assumessero la Santa Sede e il governo cinese a livello diplomatico. La Lettera, però, in realtà, il problema lo riporta proprio alla comunità cinese. Bisogna guardare alla questione cinese in termini ecclesiali. Bisogna purificare la memoria, perchè ci sono stati dei problemi enormi, dal 1948 in poi. Bisogna dimenticare chi riporta o assume un’identità cristiana fortissima in contrapposizione ad un’altra parte della Chiesa. Bisogna ritornare a quella che è la comunione tra tutte le Chiese, non solo della Cina, ma del mondo, e all’unità col Pontefice. E questo è un fatto ecclesiale, non è un fatto politico.

 
D. – Ricomporre questa unione naturalmente significa, in qualche modo, aggirare l’ostacolo di relazioni diplomatiche, che naturalmente hanno forse dei tempi molto più lunghi...

 
R. – E’ bene che la Santa Sede sia interessata ad allacciare relazioni diplomatiche, ma non a tutti i costi. La parte più essenziale, che interessa la Chiesa, è che ci sia questa comunione all’interno e dell’Episcopato cinese e dei cattolici in Cina, perché questo è il nucleo fondamentale. La Cina sta attraversando un grande cambiamento, è vero economico, ma anche socio-culturale. Il che vuol dire che sta forgiando una nuova identità. In questo senso la Chiesa cinese deve affrontare le sfide dell’evangelizzazione che sono in tutto il mondo e particolarmente nella Cina di oggi. E in questo contesto superare divisioni, giudizi di contrapposizione tra una parte e l’altra e non farsi influenzare da quegli organi che sono stati creati dallo Stato per controllare la Chiesa. Non è quello il punto di riferimento. Quindi, è un discorso che si fa all’interno della coscienza dei cattolici. Il Papa in questo spera molto, perché i cattolici cinesi hanno il cuore cattolico sia dall’una che dall’altra parte e da questo grande cuore cattolico deve sgorgare l’unità.

 
D. – In questo cammino verso la comunione davvero la Chiesa in Cina ha bisogno della preghiera della Chiesa universale...

 
R. – Questo è uno dei punti forti, perchè il Papa ha sempre detto che in realtà non è una questione di convenzioni politiche, ma la comunione tra le Chiese - questa unità - è un fatto non solalemente ecclesiale, ma dello Spirito Santo. E bisogna ritornare fortemente alla preghiera, alla contemplazione e chiedere al Padre, che fa l’unità di tutto il genere umano, che dia questa forza ai cattolici della Cina, perchè possano veramente superare le loro divisioni.







All the contents on this site are copyrighted ©.