2007-07-22 15:11:11

Bako Saakian, neopresidente del Nagorno-Karabakh


Grande speranza ha suscitato l’elezione del nuovo presidente dell'autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh, il generale Bako Saakian che, forte dell’85% delle preferenze, si prepara a condurre il Paese verso una stagione che porti alla pace definitiva ed al riconoscimento internazionale. Ce ne parla Giuseppe D’Amato: RealAudioMP3

A Stepana Kert si spera nell’inizio di un nuovo periodo che porti finalmente alla pace definitiva ed al riconoscimento internazionale. Questo l’augurio dei 138 mila abitanti dell’enclave esteso come il Molise. Nuovo presidente è stato eletto Bako Saakian, con l’85 per cento delle preferenze. Gli altri candidati hanno riportato preferenze assai basse. Tre quarti degli aventi diritto ha partecipato al voto. 47 anni, ex capo dei servizi di sicurezza del Nagorno Karabach, Saakian avrà il difficile compito di intavolare una trattativa vera con gli azeri. Finora tutti gli sforzi internazionali sono naufragati nel nulla. Bako non ha mai riconosciuto l’indipendenza della regione a maggioranza armena. E’ con l’inizio della Perestroika gorbacioviana e con le varie stragi in Caucaso che si è sviluppata la questione dell’enclave del Nagorno Kabarach, terra da secoli contesa da azeri e da armeni. Dopo le prime scaramucce, scoppia la guerra che provoca 30 mila morti ed un milione di profughi. Nel maggio ‘94 la regione è libera dal controllo di Bako. L’Azerbaijan accusa l’Armenia e la Russia di avere appoggiato i separatisti. Nessuna organizzazione internazionale ha verificato il voto. La Repubblica del Nagorno Karabach non è stata riconosciuta da alcuno Stato. “Facciamo queste elezioni per il nostro popolo e non per la comunità internazionale” è stato il commento del ministro degli esteri locale, Masis Mailian.  







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