In Iraq e Afghanistan, primi segnali di rinuncia alla lotta armata
Gulbuddin Hekmatyar, uno dei più potenti signori della guerra in Afghanistan e alleato
dei Taleban nella guerra contro le forze della coalizione a guida americana, ha annunciato
ieri la decisione di porre termine alla lotta armata. Una scelta che ora apre diverse
prospettive politiche nel Paese.
E similmente a quanto avvenuto in Afghanistan,
anche in Iraq i principali gruppi di opposizione sunnita tendono al riconoscimento
delle attuali istituzioni. Sulle strategie politiche e sulle dinamiche interne a
questi due Paesi sentiamo Arduino Paniccia, docente di relazioni internazionali all’Università
di Trieste, intervistato da Stefano Leszczynski: