l’impegno della Chiesa nella lotta contro la pedofilia
Ancora una volta, porgo le mie scuse personali a quanti hanno sofferto a causa di
abusi sessuali da parte di sacerdoti, religiosi e laici della mia arcidiocesi: così,
l’arcivescovo di Los Angeles, il cardinale Roger M. Mahony, si è espresso in un comunicato
dopo l’annuncio dell’accordo per il risarcimento di 508 vittime di abusi sessuali,
per la cifra complessiva di circa 660 milioni di dollari. Il porporato ha tenuto anche
una conferenza stampa nella città californiana, sulla quale ci riferisce Alessandro
Gisotti:
One
more time, ... “Una volta ancora presento le mie scuse a tutti, a tutti
coloro che hanno subito abusi nella Chiesa cattolica da parte di preti, religiosi
e laici”: è quanto ribadito dal cardinale Roger Mahony che, rammaricato, ha aggiunto:
“Questo non doveva succedere! Questo non dovrà succedere un’altra volta”. Il risarcimento,
sottolinea un comunicato diramato dall’arcidiocesi di Los Angeles, vuole essere un
gesto di riconciliazione in favore di quanti hanno sofferto a causa di abusi perpetrati
dal clero. Many of the victims...“Molte delle
vittime - ha rilevato il porporato - mi hanno detto, in modo preoccupato, che anche
se gli abusi sono stati condannati” e “anche se sono stati assicurati loro dei risarcimenti,
non c’è in realtà alcun modo per tornare indietro e per restituire loro l’innocenza
che gli è stata rubata”. L’auspicio del porporato è allora che le vittime degli abusi
sessuali possano almeno trovare una misura di conforto nel risarcimento annunciato.
Il cardinale Mahony ha poi messo l’accento sul grande lavoro che le parrocchie di
Los Angeles stanno svolgendo per evitare nuovi casi di abusi.
We
are not just spending our time... “Non abbiamo speso il nostro tempo soltanto
a risolvere questi casi” di pedofilia, ma “stiamo cercando di fare in modo che la
Chiesa sia un luogo sicuro per tutti, specialmente per i bambini e per i giovani”.
Il cardinale Mahony ha rammentato che, dal 2002, l’arcidiocesi ha intrapreso un importante
programma per fare in modo che sia certo che chiunque lavori a contatto con i bambini
nell’arcidiocesi sia qualificato a farlo e soprattutto che, nello svolgimento del
proprio ministero non ponga alcuna minaccia o pericolo per i bambini e per i giovani.
Il porporato statunitense evidenzia che questo risarcimento avrà serie conseguenze
economiche per la vita dell’arcidiocesi. Tuttavia, viene ribadito che non sarà venduta
alcuna proprietà essenziale ed assicura che la vicenda non peserà su alcuna parrocchia
o scuola. Gli abusi sui minori, avverte l’arcivescovo di Los Angeles, sono un peccato
e un crimine. Non c’è posto nel clero per chi usa violenza sui bambini.
Un
documento dell’arcidiocesi di Los Angeles indica che, negli ultimi 75 anni, sono 113
i sacerdoti diocesani accusati di pedofilia. Di questi, 43 sono morti, 54 non vestono
più l’abito talare. Restano, dunque, 16 sacerdoti, che esercitano ancora il loro ministero.
Di quest’ultimo gruppo, per 12 sacerdoti non sono stati individuati indizi sufficienti
a determinare la loro colpevolezza.
L’impegno
della Chiesa nella lotta contro la pedofilia è stato ribadito nella nota del direttore
della Sala Stampa della Santa Sede e nostro direttore generale, Padre Federico
Lombardi: L’accordo
raggiunto dall’Archidiocesi di Los Angeles per il risarcimento di un gran numero di
casi di abuso sessuale da parte di sacerdoti, religiosi e laici dell’archidiocesi
avvenuti nel corso dei decenni trascorsi è una notizia che comprensibilmente ha richiamato
molta attenzione, sia per il numero di casi considerati, sia per le cifre del risarcimento. Ma,
come ha dichiarato il card. Mahoney - sulla linea di quanto più volte detto da Giovanni
Paolo II e Benedetto XVI - la Chiesa è evidentemente anzitutto addolorata per la sofferenza
delle vittime e delle loro famiglie, per le ferite profonde causate dai comportamenti
gravi e inescusabili di diversi suoi membri, ed è decisa a impegnarsi in ogni modo
per evitare il ripetersi di simili nefandezze. L’accordo raggiunto, con
i sacrifici che comporta, è anch’esso un segno di questo impegno, della decisione
di chiudere una pagina dolorosa per guardare in avanti nella linea della prevenzione
e della creazione di un ambiente sempre più sicuro per i bambini e i ragazzi in tutti
gli ambiti della pastorale della Chiesa. Tuttavia, dato che il problema
degli abusi nei confronti dell’infanzia e della sua adeguata tutela non riguarda affatto
solo la Chiesa, ma anche molte altre istituzioni, è giusto che anche queste prendano
con decisione i provvedimenti necessari. La Chiesa, cosciente della sua
responsabilità educativa nei confronti della gioventù, intende quindi partecipare
da protagonista nella lotta contro la pedofilia, che giustamente sta coinvolgendo
oggi settori sempre più ampi della società in molti paesi del mondo