Nel terzo giorno di riposo estivo di Benedetto XVI, i vescovi di Belluno-Feltre
e Treviso confermano un incontro del clero locale con il Papa e gli rivolgono gli
auguri per la festa di San Benedetto
Studio e preghiera tra le montagne innevate: prosegue così il periodo di riposo estivo
di Benedetto XVI a Lorenzago di Cadore, sulle Dolomiti. E nell’odierna festa di San
Benedetto, Abate, Patrono d’Europa, la località che ospita il Pontefice ha organizzato
un concerto per celebrare il suo onomastico. Al microfono di Roberta Moretti,
l’inviato di Avvenire, Salvatore Mazza:
R. -
Secondo i programmi che erano stati annunciati, per Benedetto XVI questo è un giorno
ancora di assoluto riposo. Non sono previste uscite nonostante oggi sia la festa di
San Benedetto, mentre il paese ha organizzato un concerto in suo onore. Se il tempo
regge, probabilmente uscirà in passeggiata nei dintorni. Una giornata tranquilla,
ancora studio, preghiera, meditazione, come quello stile al quale ci ha abituato ormai.
D.
- Anche se il Papa non parteciperà al concerto, c’è comunque un certo fermento nella
comunità di Lorenzago di Cadore per celebrarne l'onomastico...
R.
- Si sa che sono arrivati e continuano ad arrivare regali per il Papa, anche se non
è propriamente il suo onomastico che viene festeggiato il giorno di San Giuseppe.
In ogni caso, la ricorrenza di San Benedetto è importante. Un regalo è arrivato anche
dalla valle d’Aosta, lo ha mandato il sindaco Osvaldo Nodin, della cittadina di Introd,
dove il Papa era stato nelle due estati precedenti a trascorrere il suo periodo di
riposo in montagna. Certamente, anche nel riparo della villetta, Benedetto XVI avverte
sicuramente l’affetto e la vicinanza della gente che gli vuole bene e che lo sta accompagnando
in questo periodo.
D. - Come dicevi, il Papa ha orientato
questi primissimi giorni di vacanza alla riservatezza...
R.
- A quanto si sa, trascorre molto tempo nel suo studio dove c’è anche il pianoforte,
quindi è prevedibile che dedichi del tempo a suonare come usa fare per rilassarsi,
prega molto... Sono veramente giorni di riposo e d’altra parte ne ha bisogno.
E
come abbiamo ascoltato, la comunità di Lorenzago di Cadore festeggia oggi con diverse
iniziative l’onomastico del Papa. Ce ne parla, al microfono di Luca Collodi,
mons. Giuseppe Andrich, vescovo di Belluno-Feltre:
R. -
Questa mattina alle ore 7.00, nella cattedrale, ho celebrato con diversi sacerdoti
e abbiamo pregato per il Papa nella festa di San Benedetto. Posso dire che in tutta
la diocesi, ma particolarmente nel Cadore e nella parrocchia di Lorenzago, questa
data è molto sentita, sottolineata. Questa celebrazione era già stata prevista con
l’invito a formulare sì voti augurali al Papa, ma soprattutto ad unirsi con la preghiera
a tutti coloro che nel Papa sentono quanto è significativa la scelta del nome e il
suo collegamento con la spiritualità di San Benedetto, monaco, patrono d’Europa, di
grande levatura non solo per la storia dell’Europa ma anche per il futuro della civiltà
cristiana in Europa.
D. - E stasera, mons. Andrich,
la sua diocesi di Belluno-Feltre ha organizzato un concerto d’organo proprio in onore
di Benedetto XVI, nella chiesa parrocchiale di Lorenzago di Cadore...
R.
- Esatto e questa inaugurazione anche dell’organo, il concerto, ha anche un significato
di alto valore per la nostra terra perché inauguriamo questa sera il quinto anno di
un’iniziativa interessante per i nostri documenti cristiani riguardanti le chiese
delle Dolomiti, che sono di alto significato anche per gli influssi che abbiamo avuto
nella storia dal nord Europa sull’asse nord-sud.
D.
- Una caratteristica della sua diocesi di Belluno-Feltre, e quindi della zona del
Cadore delle Dolomiti, è l’accoglienza che è stata riservata con grande calore proprio
anche a Benedetto XVI, al suo arrivo...
R. - Il calore
è stato grande, la gente numerosissima ma anche i segni di festosità per accogliere
con gioia il Papa sono stati molto, molto evidenti e partecipati da tutti. Posso dirlo
con molta convinzione e anche con una punta di soddisfazione, perché la preparazione
di questi mesi, che abbiamo cercato di sottolineare anche in diocesi, ha avuto il
suo momento alto proprio durante l’accoglienza.
D.
- C’è la possibilità - il Papa in Val d’Aosta l’ha fatto - di un incontro con i sacerdoti
della sua diocesi ma anche della zona del Cadore?
R.
- Noi abbiamo chiesto immediatamente - il vescovo di Treviso ed io - di avere questo.
Abbiamo notizia che ci sarà questo incontro per i due presbiteri, quello molto numeroso
della diocesi di Treviso, e quello nostro della diocesi di Belluno-Feltre, tra alcuni
giorni ma la data non è stata ancora precisata.
Grande
gioia, dunque, per il clero delle diocesi di Belluno-Feltre e Treviso, che nei prossimi
giorni incontrerà Benedetto XVI. Luca Collodi ha sentito, in proposito, il
vescovo di Treviso, mons. Andrea Bruno Mazzocato:
R. –
La speranza si era diffusa tra i preti, adesso abbiamo una conferma molto affidabile
e quindi visto l’eco dell’incontro dell’anno scorso in Val d’Aosta, diventa questo
incontro del Papa con i sacerdoti, certamente uno dei momenti più significativi anche
del suo soggiorno qui tra noi.
D. Facciamo un passo
indietro all’arrivo del Papa all’aeroporto di Treviso e poi in elicottero appunto
verso Lorenzago. C’è stata una grande folla presente, la voglia di vedere il Papa
e questo è significativo anche pensando ai tanti, tantissimi pellegrini che assistono,
con un numero crescente, alle udienze anche in piazza San Pietro a Roma, all’Angelus...
R.
– Le richieste per poter essere in qualche luogo dove poi il Santo Padre passa, sono
molto alte però devo dire che questo è la risposta al modo con cui questo Pontefice
si rapporta con le persone. Devo dire che l’incontro con le persone, all’aeroporto
dove è arrivato ad Istrana, è stato un incontro di una tale immediatezza, carica umana,
paternità, che è immediatamente recepita.
D. – Quindi
un impatto umano, monsignor Mazzocato, che ha visto protagonisti anche i giovani?
R.
– Sì, anche i giovani difatti. Poi su nel castello Mirabello, vicino alla villetta,
quando è arrivato il Papa, c’era qualche centinaio di ragazzi giovani dei campi scuola
di Treviso che abbiamo potuto fare arrivare lì e quindi hanno avuto l’occasione di
incontrare e salutare direttamente il Santo Padre e si vedeva proprio il grande desiderio,
la gioia di questo incontro che sentivo anche tra i sacerdoti che li avevano accompagnati.
D.
- E allora noi chiudiamo ricordando ancora una volta la festività di oggi: San Benedetto,
onomastico del Papa...
R. – Certo. Accanto all’augurio
specialmente la preghiera di intercessione di San Benedetto perché ci conservi questo
Papa nelle migliori condizioni per questo grande servizio che sta facendo alla Chiesa.