2007-07-10 17:23:02

AUSTRIA L’Azione cattolica dice no all’apertura domenicale dei negozi agli Europei 2008.




VIENNA, 07 lug 07. La scorsa settimana, l’Azione cattolica dell’arcidiocesi di Vienna ha avviato una raccolta firme contro l’apertura domenicale dei negozi in occasione dei Campionati europei di calcio (7-29 giugno) del 2008 che verranno disputati in Svizzera e Austria (la finale, tra l’altro, si giocherà a Vienna). Ovviamente lo scopo della campagna è impedire l’apertura degli esercizi commerciali durante le quattro domeniche degli europei, nonché rafforzare la consapevolezza sul valore della domenica.
“Allianz fur den freien Sonntag”(Alleanza in difesa della domenica libera). In Austria il rispetto della domenica quale giorno di riposo è severissimo, si direbbe sacrosanto. La legge vigente impone la chiusura di tutti i posti di lavoro e del commercio. Le uniche eccezioni, ovviamente, riguardano i servizi pubblici di prima necessità. Gli austriaci, in diversi referendum, si sono espressi per il mantenimento di questa legge e di questa tradizione. Ad ogni modo, periodicamente, soprattutto settore del commercio ripropongono la questione chiedendo maggiore flessibilità per poter aprire i negozi modificando le norme sulla apertura e chiusura. Alcuni settori politici talvolta hanno raccolto queste istanze. La Chiesa cattolica si è sempre manifestata contraria sostenendo la necessità di non modificare la disciplina. Altre chiese (evangelica, ortodossa, anglicana, ecc.) e anche i sindacati più potenti dell’Austria si sono espressi allo stesso modo. Dalla confluenza di tutti questi organismi è nata la cosiddetta “Allianz fur den freien Sonntag” (Alleanza in difesa della domenica libera). L’iniziativa è nata su impegno dell’allora vescovo diocesano di Linz, mons. Maximilian Aichem, una decina di anni fa. Nel frattempo l’iniziativa si è estesa anche alla Germania.
La nuova mobilitazione. I moduli dell’Azione cattolica per le firme sono stati depositati in tutte le parrocchie della capitale austriaca. La presidente dell’Azione cattolica di Vienna, Christa Buzzi, solleva dubbi circa l’opportunità di tenere aperti i negozi la domenica anche da un punto di vista economico: “I tifosi sono necessariamente il target ideale per lo shopping”, ha osservato facendo riferimento anche ai dati dell’esperienza dei mondiali di Berlino 2006. “L’unica conseguenza è che molte migliaia di dipendenti dovranno stare in negozio anziché trascorrere la domenica con le proprie famiglie”. Secondo buzzi, ciò costituirebbe inoltre un precedente pericoloso, in quanto l’esperienza potrebbe anticipare l’introduzione di una normativa più permissiva sulle aperture domenicali dei negozi come accaduto in Germania dopo i mondiali. “sarebbe importante, per esempio, concedere l’ingresso gratuito ai musei viennesi” durante i campionati.
(Sir e sito web Episcopato austriaco - BADILLA)








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