AUSTRIA L’Azione cattolica dice no all’apertura domenicale dei negozi agli Europei
2008.
VIENNA, 07 lug 07. La scorsa settimana, l’Azione cattolica dell’arcidiocesi
di Vienna ha avviato una raccolta firme contro l’apertura domenicale dei negozi in
occasione dei Campionati europei di calcio (7-29 giugno) del 2008 che verranno disputati
in Svizzera e Austria (la finale, tra l’altro, si giocherà a Vienna). Ovviamente lo
scopo della campagna è impedire l’apertura degli esercizi commerciali durante le quattro
domeniche degli europei, nonché rafforzare la consapevolezza sul valore della domenica.
“Allianz fur den freien Sonntag”(Alleanza in difesa della domenica libera). In
Austria il rispetto della domenica quale giorno di riposo è severissimo, si direbbe
sacrosanto. La legge vigente impone la chiusura di tutti i posti di lavoro e del commercio.
Le uniche eccezioni, ovviamente, riguardano i servizi pubblici di prima necessità.
Gli austriaci, in diversi referendum, si sono espressi per il mantenimento di questa
legge e di questa tradizione. Ad ogni modo, periodicamente, soprattutto settore del
commercio ripropongono la questione chiedendo maggiore flessibilità per poter aprire
i negozi modificando le norme sulla apertura e chiusura. Alcuni settori politici talvolta
hanno raccolto queste istanze. La Chiesa cattolica si è sempre manifestata contraria
sostenendo la necessità di non modificare la disciplina. Altre chiese (evangelica,
ortodossa, anglicana, ecc.) e anche i sindacati più potenti dell’Austria si sono espressi
allo stesso modo. Dalla confluenza di tutti questi organismi è nata la cosiddetta
“Allianz fur den freien Sonntag” (Alleanza in difesa della domenica libera). L’iniziativa
è nata su impegno dell’allora vescovo diocesano di Linz, mons. Maximilian Aichem,
una decina di anni fa. Nel frattempo l’iniziativa si è estesa anche alla Germania. La
nuova mobilitazione. I moduli dell’Azione cattolica per le firme sono stati depositati
in tutte le parrocchie della capitale austriaca. La presidente dell’Azione cattolica
di Vienna, Christa Buzzi, solleva dubbi circa l’opportunità di tenere aperti i negozi
la domenica anche da un punto di vista economico: “I tifosi sono necessariamente il
target ideale per lo shopping”, ha osservato facendo riferimento anche ai dati dell’esperienza
dei mondiali di Berlino 2006. “L’unica conseguenza è che molte migliaia di dipendenti
dovranno stare in negozio anziché trascorrere la domenica con le proprie famiglie”.
Secondo buzzi, ciò costituirebbe inoltre un precedente pericoloso, in quanto l’esperienza
potrebbe anticipare l’introduzione di una normativa più permissiva sulle aperture
domenicali dei negozi come accaduto in Germania dopo i mondiali. “sarebbe importante,
per esempio, concedere l’ingresso gratuito ai musei viennesi” durante i campionati. (Sir
e sito web Episcopato austriaco - BADILLA)